L’Italia ritarda ancora l’estradizione dei sospetti – EURACTIV.com

Martedì (3 gennaio) un tribunale italiano ha rinviato per la seconda volta il processo per l’estradizione di una donna in Belgio. Sarebbe stato coinvolto nello scandalo di corruzione in Qatar che ha scosso il Parlamento europeo.

Una corte d’appello nella città settentrionale di Brescia ha confermato la decisione di estradare Silvia Panzeri il mese scorso dopo che il suo avvocato aveva dichiarato che la richiesta doveva essere respinta a causa del sovraffollamento nelle carceri belghe.

I giudici hanno chiesto al Belgio informazioni sul sistema carcerario belga, ma all’udienza di martedì hanno affermato di non aver ricevuto le informazioni di cui avevano bisogno e hanno aggiornato l’udienza al 16 gennaio.

Panzeri è la figlia dell’ex parlamentare europeo Pier Antonio Panzeri, che i pubblici ministeri di Bruxelles ritengono essere uno dei principali attori del presunto scandalo di corruzione. Ha negato ogni addebito.

Lo stesso tribunale, sebbene di diversa composizione, autorizzò il trasferimento a Bruxelles di Maria Dolores Colleoni, moglie di Pier Antonio e madre di Silvia.

Colleoni resta comunque in Italia perché i suoi legali hanno presentato ricorso contro il suo trasferimento in Cassazione, che verrà deciso nei prossimi giorni.

Colleoni e Silvia Panzeri sono agli arresti domiciliari nel nord Italia dal 10 dicembre per ottemperare a un mandato d’arresto europeo emesso da un giudice belga con l’accusa di “partecipazione a organizzazione criminale, riciclaggio di denaro e corruzione”. Hanno negato di essere coinvolti.

I pubblici ministeri belgi sospettano l’eurodeputata greca Eva Kaili e altri di aver accettato tangenti dal Qatar, che ospita la Coppa del mondo, per influenzare la politica dell’UE.

Il Qatar afferma di non essere coinvolto nello scandalo dell’UE. Kaili nega qualsiasi illecito.

Martedì gli avvocati di Silvia Panzeri hanno presentato domanda per la revoca degli arresti domiciliari, affermando che lei stessa è un avvocato e che il suo cliente sarà sottoposto a mandato di arresto.

Panzeri avrebbe ricevuto pagamenti dal Qatar e dal Marocco per influenzare il personale del Parlamento europeo e sua moglie e sua figlia affinché venissero a conoscenza delle sue attività. Questo sembra essere un estratto di un mandato d’arresto a disposizione di Reuters.

Il Marocco non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

Calvina Fontana

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