Bolzano – “Il parlamento statale altoatesino si è pronunciato contro la lista delle associazioni italiane solo nella sua ultima sessione, dove dovrebbero essere incluse tutte le associazioni di volontariato, ora a Roma si prepara la prossima frenesia burocratica”, ha detto in una trasmissione il Movimento per la libertà dell’Alto Adige. In base a ciò, in futuro tutti i club sono tenuti a presentare una relazione annuale sui “proprietari effettivi” dei club iscritti al registro delle imprese. La mancata segnalazione può comportare sanzioni amministrative elevate. Si tratta di uno sforzo extra-burocratico del tutto inutile che rende difficile il lavoro dei club, soprattutto perché la struttura dei club in Alto Adige è completamente diversa, poiché molti club non hanno alcun titolare fisico. Purtroppo il deputato Svp di Roma dorme ancora una volta e non fa altro che dire NO a questo ulteriore attacco ai club altoatesini”, si legge nel movimento.

“Cosa c’entra la Roma con la struttura del club in Alto Adige? L’Italia ha dovuto finalmente lasciare in pace i circoli altoatesini e occuparsi dei propri problemi”, ha detto con rabbia Sven Knoll, legislatore statale. “Molte associazioni di volontariato in Alto Adige sono indispensabili, perché con il loro volontariato offrono servizi sociali e culturali. alle persone, una società che lo Stato non può garantire – e non certo l’Italia.Invece di porre ostacoli burocratici sulla strada del club, la vita e il lavoro dovrebbero essere facilitati per loro.

Per questo Alto Adige Freedom ha chiesto al governo statale di “intervenire immediatamente a Roma e fare in modo che i club altoatesini non debbano riferire agli stati italiani e finire lasciati soli”.

Da: Luca