Non consentire ChatGPT per motivi di privacy

È la prima volta che un paese occidentale si è mosso per vietare ChatGPT, un chatbot di intelligenza artificiale, secondo la BBC. In particolare, l’autorità italiana per la protezione dei dati personali ha affermato che vi erano problemi di privacy riguardo al modello, che è stato creato da US OpenAI e supportato da Microsoft. Il regolatore ha detto che presto bandirà e rivedrà OpenAI.

Milioni di persone hanno utilizzato ChatGPT dal suo lancio nel novembre 2022. ChatGPT può rispondere alle domande utilizzando il linguaggio umano naturale e può anche imitare altri stili di scrittura, utilizzando Internet dal 2021 come database.

Microsoft ha speso miliardi di dollari su di esso e lo ha aggiunto a Bing il mese scorso. Ha affermato che integrerà anche versioni della tecnologia in applicazioni Office come Word, Excel, PowerPoint e Outlook.

Ci sono preoccupazioni per i potenziali danni dell’intelligenza artificiale (AI), compresa la sua minaccia per i posti di lavoro e la diffusione di informazioni false e distorte. All’inizio di questa settimana i principali luminari della tecnologia, tra cui Elon Musk, hanno chiesto di fermare tali sistemi di intelligenza artificiale, tra i timori che la corsa per svilupparli stia sfuggendo di mano.

L’autorità di vigilanza italiana ha affermato che non solo bloccherà il chatbot OpenAI, ma verificherà anche se è conforme al regolamento generale sulla protezione dei dati. Il GDPR regola il modo in cui possiamo utilizzare, elaborare e archiviare i dati personali.

Bard, il chatbot AI rivale di Google, è ora disponibile, ma solo per alcuni utenti di età superiore ai 18 anni, a causa dello stesso problema.

L’autorità italiana per la protezione dei dati ha dichiarato che OpenAI ha 20 giorni di tempo per dire come affronterà le preoccupazioni del cane da guardia, pena una multa di 20 milioni di euro ($ 21,7 milioni) o fino al 4% delle entrate annuali.

UE: stesura della prima legge al mondo sull’IA

Il gruppo di difesa dei consumatori BEUC ha anche invitato le autorità dell’UE e nazionali, incluso il cane da guardia per la protezione dei dati, a indagare su ChatGPT e chatbot simili, dopo aver presentato un reclamo negli Stati Uniti.

Sebbene l’UE stia attualmente lavorando alla prima legge al mondo sull’IA, la preoccupazione del BEUC è che ci vorranno anni per approvare le leggi sull’IA, lasciando i consumatori a rischio di essere danneggiati da una tecnologia che non è adeguatamente regolamentata.

Ursula Pachl, vicedirettore generale del BEUC, ha avvertito che la società è “attualmente poco protetta dai danni” che l’intelligenza artificiale può causare.

“C’è una seria crescente preoccupazione su come ChatGPT e chatbot simili possano ingannare e manipolare le persone. Questi sistemi di intelligenza artificiale necessitano di una maggiore supervisione pubblica e le autorità pubbliche devono ripristinare il controllo su di essi”, ha affermato.

ChatGPT è già bloccato in molti paesi tra cui Cina, Iran, Corea del Nord e Russia.

naftemporiki.gr

Cesarino Endrizzi

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