Italia: il governo Meloni rischia il voto di fiducia sulla manovra finanziaria

La prima legge di bilancio del governo di destra del primo ministro Giorgia Meloni ha superato un ostacolo significativo: la Camera dei Rappresentanti italiana ha votato con 221 voti favorevoli e 152 contrari per approvare il disegno di legge, che fornisce miliardi di dollari in finanziamenti sotto forma di misure per combattere l’impatto dell’inflazione. Il governo ha dato un voto di fiducia al progetto di bilancio per accelerare il processo e prevenire cambiamenti. La Meloni deve abdicare se perde il voto.

La seconda camera, il Senato, dovrebbe adottare il disegno di legge in seconda lettura nella settimana dopo Natale. Al voto è prevista anche la Meloni Domande sulla fiducia collegato.

Il nuovo debito è aumentato più del previsto

Il primo bilancio della Meloni prevedeva una spesa molto più elevata di quanto precedentemente stimato. Pertanto, il nuovo debito aumenterà al 4,5% rispetto alla produzione economica. A settembre era ancora calcolato al 3,4%. Per mitigare gli elevati costi energetici, sono stati stanziati oltre 21 miliardi di euro per agevolazioni fiscali e altri aiuti alle imprese e alle famiglie. Quest’anno sono aumentati i nuovi debiti Italia al 5,6% della produzione economica. Dopo la Grecia, l’Italia è il paese più indebitato dell’eurozona. Il debito totale ammonta a circa il 145% del prodotto interno lordo.

Il disegno di legge contiene altre misure controverse. L’età pensionabile dovrebbe essere abbassata a determinate condizioni e i contratti di lavoro a tempo indeterminato verrebbero sostenuti finanziariamente per le generazioni più giovani.

L’UE ha criticato l’amnistia sui debiti fiscali

La Commissione europea ha rilasciato una dichiarazione generalmente positiva riguardo al progetto di bilancio dell’Italia a metà dicembre, ma ha criticato alcune misure che, dal punto di vista delle autorità di Bruxelles, erano incoerenti con le precedenti raccomandazioni rivolte all’Italia fortemente indebitata.

Tuttavia, il governo Meloni ha implementato solo alcune raccomandazioni di Bruxelles: ha annullato i piani iniziali per allentare gli obblighi dei rivenditori ad accettare pagamenti con carta anche per piccoli importi. Tuttavia, dal 2000 al 2015, il governo di destra ha comunque aumentato il limite massimo dei pagamenti in contanti da 2.000 a 5.000 euro e il condono fiscale a 1.000 euro.

Se il bilancio non verrà approvato entro la fine dell’anno, i limiti di spesa pubblica entreranno automaticamente in vigore entro un mese. Prima del voto di fiducia, il ministro responsabile degli Affari parlamentari Luca Ciriani aveva escluso la possibilità che il termine scadesse senza una decisione. “Ciò danneggerà il governo e la reputazione internazionale del Paese”.

Calvina Fontana

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