Il Parlamento vota sull’accordo migratorio con l’Italia

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TIRANA. Il parlamento albanese ha approvato un accordo migratorio con l’Italia. Dei 140 parlamentari, 77 hanno sostenuto l’accordo. Durante il voto i politici conservatori hanno cercato di impedirlo fischiando, ma non ci sono riusciti. Prima che l’accordo entri in vigore, il presidente albanese Bajram Begaj dovrà firmarlo.

In particolare, l’accordo prevede la realizzazione di due centri di accoglienza per richiedenti asilo in Albania. I migranti prelevati dalle imbarcazioni nel Mediterraneo dovrebbero essere portati immediatamente nei centri in Albania, non sulle coste italiane. I centri avranno una capacità di 3.000 persone ciascuno e saranno gestiti dalle autorità italiane in collaborazione con l’Albania.

L’Albania aiuta per gratitudine

Dopo aver negoziato con il primo ministro italiano Giorgia Meloni, il primo ministro albanese Edi Rama ha sottolineato che sta aiutando l’Italia per gratitudine e non per ragioni finanziarie. “Prendiamo i vostri migranti. L’Italia ci ha aiutato a uscire dal comunismo, non vogliamo soldi”, ha detto il capo dei socialdemocratici albanesi in un’intervista ad un quotidiano italiano. LaStampa. Lo sfondo potrebbe anche essere il sostegno dell’Italia ai negoziati di adesione all’UE.

La Meloni auspica che l’accordo possa essere un esempio di cooperazione tra i Paesi membri dell’Ue e i Paesi terzi. “In effetti, credo che questo possa essere un modello per la cooperazione tra i paesi dell’UE e quelli extra-UE nella gestione dei flussi migratori”, ha affermato.

Critica agli accordi migratori

In Albania, questo accordo ha ricevuto una risposta positiva dai gruppi conservatori dell’opposizione. Ha criticato il fatto che ciò significasse cedere territorio e potere statale all’Italia. Una causa simile è fallita il mese scorso presso la Corte Costituzionale albanese.

L’opposizione italiana ha criticato l’accordo. L’accordo costituisce una palese violazione delle norme del diritto internazionale ed europeo, ha sottolineato la presidentessa del partito socialdemocratico Elly Schlein. In precedenza aveva più volte criticato le politiche migratorie previste dalla Meloni. (sv)

Calvina Fontana

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