I politici chiedono un’azione più dura contro la “venerazione romana”

NDopo che circa 200 neofascisti hanno manifestato in occasione di un evento commemorativo per tre vittime del terrorismo estremista di sinistra, i partiti di opposizione di sinistra e liberali hanno chiesto un’azione ferma contro gli estremisti di destra da parte del governo di centrodestra guidato dal primo ministro italiano Giorgia. Meloni. Anche le agenzie di sicurezza dello Stato hanno avviato un’indagine.

Mattia Rub

Corrispondente politico per Italia, Vaticano, Albania e Malta con sede a Roma.

L’incontro non autorizzato è avvenuto domenica sera in via Acca Larenzia, davanti all’ex sede del Movimento Sociale Italiano neofascista (MSI) a Roma. Tre giovani del movimento MSI furono uccisi in un attentato in questa strada il 7 gennaio 1978. I neofascisti, la maggior parte dei quali vestiti di nero, domenica alzarono più volte la mano destra per dire “Saluto romano” ( “Saluto romano”).

Gli atti fascisti sono vietati in Italia, ma i procedimenti giudiziari sono rari quando durante le riunioni vengono regolarmente eseguiti i “saluti romani”. Il video dell’incontro, inizialmente condiviso sui social, è stato pubblicato lunedì anche da diverse televisioni e quotidiani. I riuniti hanno risposto per tre volte all’appello “Per tutti i compagni caduti” con la risposta rituale “Presente!” (Adesso!) e alzano la mano destra in aria in un saluto fascista.

“Sembra il 1924”

La leader dell’opposizione socialdemocratica, Elly Schlein, ha dichiarato: “Roma, 7 gennaio 2024. E sembra il 1924. Quello che è successo è inaccettabile”, ha detto la leader dell’opposizione alludendo al governo fascista di Benito Mussolini dal 1922 al 1943. Schlein ha invitato il governo Meloni ad adottare “azioni decisive” contro episodi come questo e ha chiesto una dichiarazione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Il caso è delicato per il governo di destra perché il partito conservatore di destra di Meloni, Fratelli d’Italia, è emerso da Alleanza Nazionale (AN), partito successore del MSI. Per loro stessa ammissione, i fratelli in Italia avevano reciso ogni legame con queste radici neofasciste. Il presidente del Senato Ignazio La Russa, cofondatore del partito con la Meloni, ha detto che non c’entrano nulla con l’incidente di domenica sera. La Meloni non ha commentato l’accaduto.

Il vicepremier Antonio Tajani, della Democrazia Cristiana Forza Italia, ha assicurato che il suo partito è parte integrante dell’eredità antifascista della Repubblica Italiana. L’evento era illegale e i partecipanti dovevano essere ritenuti responsabili, ha chiesto Tajani. L’ex ministro dell’Economia Carlo Calenda del partito liberale Azione ha descritto l’incidente come una “vergogna”. Luigi Spagnolli, senatore socialdemocratico dell’Alto Adige, ha dichiarato all’agenzia di stampa italiana Ansa: “In Italia assistiamo ancora a manifestazioni pubbliche nostalgiche del fascismo. In Germania questo genere di cose è proibito. Ma da noi, dove di fatto è vietato, questo avviene in pieno giorno. Povera Italia!”

Prima di una manifestazione neofascista senza preavviso davanti all’ex quartier generale del MSI a sud-est di Roma, rappresentanti della Capitale e della Regione Lazio hanno deposto corone di fiori davanti alla targa commemorativa ufficiale in memoria delle tre vittime del terrorismo.

Calvina Fontana

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