Un Benedetto tradizionale che è molto umano

Il papa emerito Benedetto, il suo mandato e le sue opinioni, è il primo grande problema che l’Italia deve affrontare in questo nuovo anno. Il flusso di devoti che rende omaggio al papa tedesco è iniziato ieri mattina in Vaticano e proseguirà fino a domani sera. Per giovedì mattina, alle 09.30 locali, è stato fissato un funerale ufficiale, ma con un rito semplice, secondo la richiesta del defunto stesso.

Nel suo testamento spirituale, Joseph Ratzinger ha esortato i fedeli a continuare a sostenere e credere nella Chiesa cattolica come “corpo di Gesù”, nonostante tutte le sue carenze. Un papa molto teorico e dogmatico, che però chiarisce i confini dell’edificio ecclesiastico.

A cominciare dalle sue stesse storiche dimissioni nel febbraio 2013. Le prime e finora uniche dimissioni del papa nella storia moderna della Chiesa occidentale. La vera causa deve ancora essere accertata con certezza. Secondo fonti informate, la decisione è stata presa da Benedetto a causa della cancellazione di documenti riservati da parte del suo ex maggiordomo e dello scandalo di cattiva gestione finanziaria che ha travolto il Vaticano.

A parte alcuni problemi di salute, emersi dieci anni fa, gli elementi decisivi che sembrano aver spinto il pontefice bavarese a dimettersi sono stati piuttosto il muro del silenzio, la complicità e il rifiuto di collaborare, da parte dei suoi superiori. -Grado del clero vaticano. I religiosi ricoprono – e alcuni continuano a ricoprire – posizioni chiave e non vogliono, in ogni caso, modificare lo status quo a proprio favore.

L’affermazione del segretario particolare di Benedetto, padre Georg Gembsein, secondo cui nella Santa Sede “il diavolo agisce contro papa Ratziger” può essere interpretata come un’affermazione di questa spiegazione. Che sia conservatore, introverso, profondamente radicato nella tradizione e poco socievole, come Francesco, è fuor di dubbio.

La sua posizione sull’omosessualità, per esempio, è lontana anni luce dai passi progressisti di Francesco. Con i musulmani ci furono problemi, almeno nelle fasi iniziali, a causa del discorso dell’allora Papa a Regensburg (o Ratisvonne) nel 2006. Forse non era un ordine religioso pronto ad affrontare le sfide e le difficoltà del nostro Paese. era moderna. .

Tuttavia, va lodato per aver compiuto un passo straordinario e molto significativo: dimettendosi, Benedetto, così legato ai tradizionali riti cattolici, ha mostrato che il “papa perfetto” aveva anche un lato personale, umano. , con confini e bisogni chiari.

Che la sua missione non deve essere considerata come un servizio incondizionato e una sottomissione alla volontà di Dio, ma come uno sforzo per raggiungere – a suo avviso – i migliori risultati nel servirlo. E quando questo non sarà più possibile, potrà e dovrà scegliere, come ogni laico, semplice mortale, la via della rinuncia, perché la Chiesa Cattolica Romana possa voltare pagina.

Ludovico Schiavone

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