In effetti, diverse settimane fa il Ministero delle Finanze aveva preso in considerazione una decisione definitiva sulla vendita. Tuttavia, a causa della caduta del governo del Primo Ministro Mario Draghi e delle elezioni anticipate del 25 settembre, ora si teme che la privatizzazione possa fallire del tutto. Secondo il Corriere, i sindacati stanno anche pensando di scioperare per fare pressione sul governo.
La politica di destra Giorgia Meloni del partito post-fascista Fratelli d’Italia, che secondo i sondaggi ha attualmente le migliori possibilità di diventare primo ministro dopo le elezioni, ha messo in guardia dal correre a vendere Ita. Gli autoproclamati patrioti potrebbero persino voler tagliare del tutto l’accordo.
“La situazione è complicata, siamo molto preoccupati”, ha detto il sindacalista Cuscito. Il suo collega Ivan Viglietti della Uiltrasporti ha chiesto che l’Ita non diventi un tema in campagna elettorale. Riguardo alle accuse secondo cui la società non era più abbastanza italiana dopo la vendita, ha detto: “Il probabile azionista di maggioranza è MSC che è molto italiana”. Una compagnia di navigazione svizzera di proprietà della famiglia italiana Aponte.
LufthansaIl boss Carsten Spohr ha dichiarato giovedì che non si può aspettare per sempre una decisione della Roma. Non ha menzionato un periodo. A giugno, insieme all’armatore di MSC Gianluigi Aponte, ha scritto al premier Draghi./msw/DP/ngu
Fonte: dpa-AFX
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