Salvare i mari al largo delle coste italiane: un tiro alla fune sulla politica migratoria

Stato: 04/11/2022 13:13

Diverse navi stanno aspettando al largo delle coste italiane per essere ammesse in un porto sicuro con le persone soccorse. Ma le autorità lo hanno bloccato. A quanto pare i soccorritori hanno trovato sostegno da Berlino.

Dal 23 ottobre l’equipaggio di Humanity 1 ha fatto ripetute richieste di copertura, durante la notte del 18, ma finora non c’è stata alcuna risposta da parte delle autorità italiane. Le condizioni delle persone soccorse a bordo della nave stavano diventando sempre più difficili: più di 100 minori non accompagnati erano in condizioni di estremo disagio, ha riferito Till Rummenhohl, capo delle operazioni navali di SOS Humanity.

“Queste sono persone del secondo salvataggio che abbiamo salvato da un gommone e ci hanno detto che molte persone sono cadute in mare la notte prima che trovassimo la barca”, ha detto Rummenhohl. “Almeno sei persone sono annegate davanti ai loro occhi, comprese le famiglie e gli amici di quelli che ora abbiamo sul ponte”.

La nave di soccorso batte bandiera tedesca

Humanity 1 alza la bandiera tedesca, questa organizzazione ha sede a Berlino. Secondo il nuovo ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, le navi civili di soccorso in mare non sono in linea con lo spirito delle normative europee e italiane sulla sicurezza delle frontiere e sul contrasto all’immigrazione clandestina. Gli potrebbe essere negato l’ingresso nei porti italiani, ha accennato.

Il destinatario era la Germania come stato di bandiera, anche la Norvegia è stata rimproverata, altre navi hanno navigato sotto la sua bandiera. Ora stanno tutti navigando al largo con quasi 1.000 persone a bordo, in attesa di un rifugio sicuro.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha difeso la nuova linea italiana: “Chiediamo alle navi delle organizzazioni non governative di rispettare le regole europee solo quando soccorrono qualcuno in mare e poi chiedono loro di attraccare nel porto più vicino”.

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha difeso la nuova linea italiana.

Sembra che Berlino abbia chiesto aiuto all’Italia

Da allora la Germania ha risposto, ma il ministero degli Esteri di Berlino ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli, affermando che le lettere non sono state rese pubbliche. Secondo i resoconti dei media, Berlino ha chiesto al governo italiano di aiutare rapidamente i migranti. Molti minori non accompagnati hanno bisogno di assistenza medica.

Per i soccorritori civili in mare, la situazione legale è chiara. Rummenhohl ha dichiarato: “Sia il diritto internazionale italiano che quello nazionale chiariscono che i minori, in particolare i minori non accompagnati, non devono essere trattenuti alla frontiera. Che a queste persone è consentito attraversare liberamente la frontiera. E ora ci saranno confini tracciati e hanno appena vinto non essere permesso in.

La Meloni voleva intraprendere una strada diversa

Giorgia Meloni aveva chiarito durante la campagna elettorale di voler prendere un’azione più dura contro le politiche migratorie e che l’immigrazione clandestina non dovrebbe più esistere. Dopo la sua prima visita a Bruxelles giovedì, il primo ministro italiano ha sottolineato che il suo governo prenderà una strada diversa.

«Certo che si parla di flussi migratori, di richieste dell’Italia, di cambiare la prospettiva dell’Italia, quindi per noi la priorità è quella prevista dalla normativa europea», ha spiegato Meloni. “Si tratta di difendere la frontiera esterna ed è ovviamente una questione molto delicata e molto importante alla quale ovviamente trovo un orecchio aperto”.

A Münster, il ministro federale degli Esteri Annalena Baerbock ha incontrato per la prima volta il suo omologo italiano in occasione di una riunione delle nazioni del G7. Dopo l’incontro, Tajani ha chiesto su Twitter un migliore coordinamento sulle questioni migratorie a livello europeo. Allo stesso tempo, ha ribadito la posizione dell’Italia nei confronti della nave Ong. È ricominciato il tiro alla fune delle politiche migratorie in Europa.

Calvina Fontana

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