Chiusure “a pioggia” di imprese alimentari in Italia – Chiusi due panifici, un caseificio e due stabilimenti

Cinque attività commerciali sono state chiuse e più di 1.200 litri di petrolio di origine sconosciuta confiscati.

Quello Carabinieri del NAS Taranto nel Mezzogiorno sono aumentate le ispezioni, con la collaborazione del personale del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Brindisi per la prevenzione della criminalità alimentare. In particolare, hanno scoperto gravi carenze sanitarie e strutturali due panetterie che hanno comportato l’immediata cessazione delle loro attività.

In uno dei controlli sono stati rinvenuti senza tracce più di 1.200 litri di olio, che sono stati poi confiscati amministrativamente e il proprietario multato di 2.500 euro dalle autorità sanitarie e amministrative competenti.

In altre due province del brindisino, nel corso di controlli effettuati anche dai Carabinieri, i militari del NAS hanno chiuso magazzini alimentari al servizio di enti pubblici a causa di gravi carenze sanitarie e di sicurezza alimentare oltre alla distruzione delle aree circostanti. 80 kg di cibo che non rispettano le procedure previste dal manuale HACCP e hanno superato la data di scadenza.

Accesso ai moschettoni negli impianti di produzione e lavorazione degli alimenti.

Anche i Carabinieri NAS di Campobasso, nell’ambito dei servizi volti ad accertare la normalità delle condizioni igienico-sanitarie nelle unità produttive alimentari, nonché alla loro movimentazione e preparazione nell’applicazione delle prescritte procedure di sicurezza, hanno effettuato ispezioni in tre aziende di produzione, commercializzazione e attività di fornitura prodotti, localizzate nella provincia di Campobasso e Isernia.

In un esame effettuato in collaborazione con il SIAN della Regione Molise, è stato disposto questo chiusura immediata di due impianti di trasformazione alimentare a causa di gravi violazioni sanitarie(sporco, olio su superfici e attrezzature, pavimenti unti e scivolosi, resti di lavorazioni precedenti, soffitti e pareti anneriti a causa di muffe e ragnatele).

In un caso è stato ordinato cessazione immediata dello stoccaggio dei latticinin senza registrazione sanitaria e requisiti minimi obbligatori.

Per le violazioni relative alle irregolarità riscontrate sarà irrogata una sanzione amministrativa di 9.000 euro. Il titolare dell’attività controllata viene inoltre segnalato alle competenti Autorità sanitarie e amministrative.

Ludovico Schiavone

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