Nell’incidente sono morte cinque persone

Tre sopravvissuti sono stati trovati e liberati dai soccorritori. I tre cittadini greci rientrati in aereo ad Atene godono di buona salute. Il numero delle vittime ha raggiunto le 5 persone.

La compagnia di navigazione Costa Crociere, proprietaria della Costa Concordia, la cui nave è affondata venerdì provocando la morte di almeno cinque persone, ha ammesso che il capitano della nave “ha fatto un errore di calcolo” e “non ha seguito le procedure” stabilite in caso di emergenza.

“La Giustizia, in collaborazione con Costa Crociere, ha disposto l’arresto del comandante che deve rispondere di gravi accuse”, ha ricordato la compagnia in un comunicato inviato alla stampa.

“Sembra che il capitano abbia commesso un errore di valutazione che ha avuto gravi conseguenze” e la sua “decisione in merito alla gestione dell’emergenza non ha seguito le procedure di Costa Crociere, che sono in linea con gli standard internazionali”, ha affermato la compagnia.

Sono 15, dopo i controlli incrociati, i dispersi del relitto della nave da crociera Costa Concordia. Lo ha riferito il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Ha detto che mancavano undici passeggeri e sei membri dell’equipaggio.

I sommozzatori hanno trovato morti due uomini anziani, portando il bilancio delle vittime a cinque, secondo quanto annunciato dalla guardia costiera italiana. I due uomini che indossavano i giubbotti di salvataggio sono stati trovati nella cabina di poppa della nave da crociera sommersa.

Domenica pomeriggio, vigili del fuoco e speleologi sono riusciti a liberare altre persone dalla nave da crociera Costa Concordia, che si è incagliata su una scogliera e poi è affondata vicino all’isola toscana del Giglio venerdì sera.

Racconta la storia del marinaio italiano Mariko Tamboietroni, rimasto intrappolato su uno dei ponti delle navi da crociera. Era bloccato nel punto in cui era quasi sommerso dall’acqua e i soccorritori sono riusciti a ritrovarlo ascoltando le sue richieste di aiuto. I marittimi responsabili dei servizi amministrativi della nave restano vicini ai passeggeri fino alla fine.

Nel frattempo, come riportato dai media italiani, i soccorritori hanno affermato che si potrebbero udire rumori da altre parti della nave, il che potrebbe far ben sperare per altre possibili vittime. Ciò che è particolarmente preoccupante è che, nonostante i vigili del fuoco e i sommozzatori avessero ispezionato la nave, con l’interruzione di corrente in seguito alla collisione, le porte delle cabine erano bloccate e se all’interno c’erano dei passeggeri, non potevano uscire.

In precedenza, la squadra di soccorso era riuscita a evacuare vivi due passeggeri, una coppia sudcoreana, entrambi di 29 anni, che erano in luna di miele sulla nave da crociera. La coppia è stata salvata dalle macerie dopo aver trascorso 24 ore intrappolata nella loro cabina.

I due turisti giapponesi che figuravano nella lista dei dispersi sono arrivati ​​a Roma da soli e stanno bene.

La sindaca di Orbetello in Toscana, Monica Pafetti, non ha dato molto spazio all’ottimismo: “Molte persone devono essere morte. Mi è stato detto circa quaranta, ma questo non è stato stabilito in modo definitivo. Quello che è certo è che parliamo di decine di morti. Se abbiano 35, 40 anni o meno, non lo sappiamo.”

Il numero delle vittime – finora – è di 5 persone uccise e 40 ferite.

I tre greci, tra i 3.000 passeggeri che hanno scelto di prendere la crociera di otto giorni nel Mediterraneo occidentale, godono di buona salute e dovrebbero tornare in aereo ad Atene.

Secondo i media italiani, questa tragedia marittima è avvenuta perché la nave era troppo vicina all’Isola del Giglio, come una sorta di “onore”.

Lo ha confermato ai media italiani il sindaco dell’isola, Sergio Ortelli, mentre anche il quotidiano Unita ha diffuso una lettera in cui il sindaco fa riferimento a questa usanza.

La procura di Grosseto incaricata di indagare sul relitto ha detto a una stazione televisiva che il capitano della crociera, Francesco Cetino, aveva lasciato la nave ore prima che gli ultimi passeggeri fossero portati via.

La compagnia di navigazione Costa Crociere, proprietaria della Costa Concordia, ha ammesso che il capitano della nave “ha esercitato un giudizio errato” e “non ha seguito le procedure” stabilite in caso di emergenza.

“La magistratura, in stretta collaborazione con Costa Crociere, ha disposto l’arresto del comandante che deve rispondere di gravi accuse – ricorda la compagnia in un comunicato inviato alla stampa -.

“Sembra che il capitano abbia commesso un errore di valutazione che ha avuto gravi conseguenze” e la sua “decisione in merito alla gestione dell’emergenza non ha seguito le procedure di Costa Crociere, che sono in linea con gli standard internazionali”, ha affermato la compagnia.

Il capitano è stato arrestato sabato per omicidi multipli, naufragio e abbandono della nave. Insieme a lui è stato arrestato il tenente Ciro Ambrosio con l’accusa di omicidio plurimo e nave abbandonata.

“Il capitano della nave si è avvicinato molto maldestramente all’isola del Giglio, urtando uno scoglio, che si è impigliato sul lato sinistro della nave provocando una grossa crepa, provocando l’ingresso di una grande quantità di acqua nel giro di due o tre minuti e la Nave in lista”, ha detto la Procura di Grosseto.

FONTE FOTO REUTERS –EUROINISI

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Ludovico Schiavone

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