Le “linci” di Bolzano arrivano in vantaggio – Südtirol News

Roma/Kiev/Bozen – Almeno alcune delle armi che l’Italia vuole sostenere nella lotta per la sopravvivenza dell’Ucraina e le consegne promesse dal governo italiano sono arrivate in prima linea in Ucraina.

Quali armi e in che quantità sono state consegnate sono segreti militari, ma da fonti affidabili è trapelato che le forze armate ucraine hanno ricevuto anche un numero imprecisato di veicoli militari corazzati. Iveco LMV Lince (“lince”) spedito.

Facebook/Caminhões e Carretas

Un video girato di recente dalla parte anteriore che mostra la “lince” ancora in mimetica italiana conferma la consegna di questo veicolo militare di fabbricazione bolzanina. I soldati apprezzano l’Iveco LMV Lince per la loro mobilità fuoristrada e sicurezza contro le esplosioni di mine.

A sorpresa, nei giorni scorsi, sono apparse sul fronte ucraino immagini e video del blindato Iveco LMV (Light Multirole Vehicle) Lince (“Lynx”) sul fronte ucraino. Tuttavia, non si trattava di una “lince” catturata dall’esercito russo, ma di un veicolo con mimetica dell’esercito italiano. Gli esperti ammettono da alcuni dettagli che la lince della prima serie, che l’esercito italiano ha voluto sostituire con un nuovo modello, è stata inviata in Ucraina.

Prima delle spedizioni dall’Italia, le forze armate ucraine avevano solo una dozzina di “linci” catturate dalle forze d’invasione russe. L’Iveco LMV Lince, infatti, viene prodotto anche in Russia nell’ambito di una joint venture. Questi veicoli sono stati schierati sin dal primo giorno dell’invasione, sebbene alcuni dei veicoli non danneggiati siano caduti nelle mani dei difensori ucraini. Grazie alla sua elevata sicurezza contro le esplosioni di mine, alla modernità, alla mobilità attraverso il paese e alla versatilità, la “Lynx” è molto apprezzata dall’esercito ucraino.

Twitter/Vitaly Kuzmin

Per i suoi numerosi vantaggi – secondo fonti italiane – la “lince” costruita dalla Defence Vehicles Iveco di Bolzano è in cima alla lista dei desideri dell’Ucraina. Il motivo principale era probabilmente perché la “lince” doveva proteggere l’equipaggio in misura molto elevata dalle esplosioni di mine. Nelle pianure del Donbass, mentre si svolge la guerra condotta nella maniera più violenta, il pericolo di colpire le mine diventa sempre più frequente.

https://www.youtube.com/watch?v=xfzVCA1pf_M

A cavallo del millennio, l’azienda di Bolzano è stata una delle prime al mondo a progettare veicoli per l’uso in conflitti asimmetrici come quelli in Iraq e Afghanistan. In caso di esplosione dal basso, la struttura del pavimento assorbe le onde di pressione dell’esplosione e impedisce al motore o agli organi di trasmissione di entrare nell’abitacolo e di colpire l’equipaggio. Questa caratteristica della “lince” ha salvato la vita a decine di soldati italiani in Afghanistan. L’armatura “Lynx” è a prova di proiettile e, se necessario, può essere potenziata con un’armatura aggiuntiva efficace contro mitragliatrici pesanti e missili.

Vitaly Kuzmin

A seconda della generazione e della versione, “Luchs” ha un motore con una potenza da 180 a 220 cavalli, che consente al veicolo di raggiungere una velocità massima fino a 130 chilometri orari. Il peso del veicolo varia da 6,5 ​​a 7,5 tonnellate, a seconda della versione e dell’equipaggiamento. Inoltre, il veicolo ha un carico utile di 1,2 tonnellate. È importante sottolineare che l’Iveco LMV Lince può essere equipaggiato con una mitragliatrice telecomandata da 12,7 millimetri.

Facebook/Caminhões e Carretas

Ora le unità mobili dell’esercito ucraino hanno la loro lince. Per differenziare meglio i propri veicoli da quelli dell’esercito russo, gli ucraini manterranno probabilmente i colori mimetici italiani. Poiché i due eserciti usavano spesso gli stessi veicoli sovietici e la “lince” veniva usata su entrambi i lati, era essenziale una distinzione affidabile tra amico e nemico. Inoltre, non si può escludere che l’Ucraina installerà una mitragliatrice sul tetto del SUV. Una mitragliatrice pesante adatta a questo scopo faceva già parte della prima spedizione dall’Italia destinata all’Ucraina.

È una cruenta ironia della storia che i blindati militari di Bolzano siano stati schierati su entrambi i lati.

Da: ka

Calvina Fontana

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