Deferimento Grecia, Italia e Belgio alla Corte di Giustizia Europea

H Commissione europea ha deciso di farvi riferimento Belgio, Grecia e Italia In Corte dell’Unione Europea per non corretta applicazione delle norme di cui alle Istruzioni in materia ritardo nel pagamento (Direttiva 2011/7/UE).

La direttiva sui ritardi di pagamento impone alle autorità pubbliche di pagare le bollette in tempo 30 giorni (o 60 giorni per gli ospedali generali).

Il pagamento è già in ritardo impatto negativo sulle imprese, riducendo la liquidità, ostacolando la crescita, ostacolando la resilienza e potenzialmente ostacolando i loro sforzi per diventare più rispettosi dell’ambiente e digitali. Nell’attuale contesto economico, imprenditoriale e in particolare Piccole e medie impresefare affidamento su pagamenti regolari per operare e mantenere l’occupazione.

La Commissione lo ha deferito Belgio alla Corte di giustizia dell’Unione europea a causa di ritardi nei pagamenti da parte delle autorità pubbliche, in particolare della Vallonia.

Nel caso della Grecia, la Commissione ha deferito il caso alla Corte a causa dei ritardi nei pagamenti da parte del paese Policlinicoa (civili e militari) ai propri fornitori.

La Commissione fa riferimento anche a Italia alla Corte a causa di leggi e pratiche nazionali che escludono il noleggio di apparecchiature di sorveglianza per indagini penali dall’ambito di applicazione della direttiva sui ritardi di pagamento. Questa esclusione significa che i fornitori di questi servizi non hanno alcuna garanzia di pagamento entro i termini stabiliti dalla legge e non possono esercitare i loro diritti ai sensi della direttiva.

Inoltre, la Commissione Europea ha deciso di deferire la Grecia alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, per non averlo fornito mappe aggiornate della pericolosità e del rischio di alluvioni; come richiesto dalla Direttiva 2007/60/CE sulla valutazione e gestione del rischio di alluvioni (“Direttiva Alluvioni”). L’articolo 14, paragrafo 2, della direttiva impone agli Stati membri di rivedere e, se necessario, aggiornare le proprie mappe del rischio di alluvioni e le mappe del rischio di alluvioni entro il 22 dicembre 2019, mentre, conformemente all’articolo 15, paragrafo 1, gli Stati membri devono notificare alla Commissione la revisione e, se necessario, l’aggiornamento delle mappe tre mesi dopo tale data, ossia il 22 marzo 2020.

Infine, la Commissione europea ha deciso oggi di deferire la Grecia alla Corte di giustizia dell’Unione europea, perché non ha chiuso la discarica dell’isola di Zante si trova nell’area protetta Natura 2000. La discarica rappresenta una minaccia per la salute pubblica e l’ambiente e inquina l’ambiente locale. Anche se la discarica non è operativa da più di cinque anni, non solo deve essere chiusa, ma anche risanata per conformarsi all’ordinanza della Corte del 2014.

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Ludovico Schiavone

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