Craco: la città fantasma greca inabitabile d’Italia | Avvia Media Corfu TV

Il motivo è che Craco si trova in provincia di Matera, nella regione Basilicata, nel sud Italia. Nel corso dei secoli, i residenti della città hanno affrontato di tutto, dagli attacchi dei banditi e malattie mortali alle frane e ai terremoti.

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Il luogo in cui è stata costruita la città non è un caso, poiché i suoi edifici dominano una vetta montuosa alta 400 metri che offre viste panoramiche ai suoi residenti, per prepararsi alla difesa contro possibili attacchi di banditi.

Nel 540 d.C. la zona fu abitata da antichi coloni greci che si trasferirono nell’entroterra dalla città costiera di Metaponto, mentre nei pressi della città sono stati scoperti monumenti funerari risalenti all’VIII secolo a.C. indicando che l’insediamento originario risale all’età del Ferro.

A quel tempo ovviamente la città si chiamava “Montedoro”. Il nome attuale della città sembra derivare dall’arcivescovo di Tricarico, Arnaldo, che chiamò la città Grachium che in latino significa “piccolo campo arato”.

Dal 1154 al 1168 il controllo della città passò nelle mani del nobile Hberto, che attuò nell’insediamento un sistema feudale. Ai tempi dell’Impero di Federico II, Graco era considerato uno dei centri militari più importanti dell’epoca, mentre nella sua torre venivano imprigionati i prigionieri longobardi che combattevano contro il Sacro Romano Impero.

Allo stesso tempo, nel 1276 la città acquistò un’università, mentre già disponeva di quattro piazze e diverse chiese. La popolazione della città aumentò progressivamente: 450 (1277) 655 (1477), 1.718 (1532) arrivando a 2.590 nel 1561, aumentando in media di 1.500 persone negli anni successivi. Tuttavia, poiché la città fu costruita su una collina e il terreno era instabile, si verificarono almeno quattro grandi frane: nel 1600, 1805, 1857 e 1933. Allo stesso tempo, nel 1656, il primo grande colpo alla città causato da un terremoto si è verificato.terra. l’emergere di un’epidemia, che ha provocato la morte di centinaia di cittadini e una significativa riduzione delle dimensioni delle famiglie.

Poi, nel XIX secolo, la città fu saccheggiata dai banditi. Inoltre, la popolazione deve affrontare grossi problemi per quanto riguarda le colture agricole, a causa delle cattive condizioni ambientali, ma anche della morfologia del suolo. In particolare, dal 1892 al 1922, alcuni residenti della zona (Gracheri) furono costretti ad emigrare negli Stati Uniti a causa della penuria alimentare derivante dagli scarsi raccolti.

Poi, nel 1963, iniziò l’evacuazione di Graco a causa di frane provocate dai lavori sulle infrastrutture, sulle fognature e sulle reti di approvvigionamento idrico, in conseguenza dei quali si trasferirono nella valle di Craco Pechiera.

Tuttavia, la miseria non si fermò qui, l’alluvione avvenuta nel 1972 peggiorò ulteriormente i problemi della zona, tanto che molti residenti non poterono tornare alle loro case. L’atto finale dell’opera fu scritto nel 1980, dopo che un mortale terremoto in Irpinia costrinse l’intera popolazione ad abbandonare completamente la città.

Attualmente, questa città è una destinazione popolare come attrazione turistica, oltre ad essere una location cinematografica per decine di film, tra cui “La Passione di Cristo” diretto da Mel Gibson, e il film “Quantum of Solace” con il popolare film . agente James Bond.

Allo stesso tempo, ogni anno nella regione si svolgono decine di eventi culturali, mentre centinaia di fedeli si recano nelle chiese della città durante le festività natalizie. In una piccola chiesa, infatti, sono custodite le spoglie di San Vincenzo, considerato anche il santo patrono di Craco.

Infine, vale la pena notare che nel 2010 il World Monuments Fund ha incluso la città nella sua lista di importanti monumenti del patrimonio culturale ritenuti meritevoli di conservazione.

FONTE: newsit.gr

Ludovico Schiavone

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