Appelli dei tre principali sindacati al Consiglio centrale del lavoro per l’escalation con un nuovo sciopero generale il 15 dicembre

La proposta di convocare una riunione del Consiglio di amministrazione del Centro per il lavoro di Preveza e un’assemblea generale dei rappresentanti del Centro per il lavoro di Preveza per prendere una decisione sull’escalation con un nuovo sciopero generale il 15 dicembre è stata presentata dal sindacato dei camionisti KTEL-ODIGON, il sindacato della ristorazione turistica di Parga e il sindacato dei lavoratori privati ​​dell’agricoltura dell’Epiro (comitato sindacale di Preveza).

Le proposte-chiamate dei tre sindacati recitavano:

Che la spaccatura dello sciopero del 9 novembre si approfondisca. Per il movimento vittorioso sovversivo

Lo sciopero del 9 novembre ha scosso le acque. La più grande partecipazione degli ultimi anni dimostra che la rabbia trova una via d’uscita competitiva. Nessuno può ignorare questo fatto.

La continuazione e l’escalation della lotta devono ora essere regolate. Il silenzio dei sindacati e delle fazioni ha dato al governo di ND il tempo e il potere di continuare le sue politiche antipopolari. Lo sciopero del 9 novembre NON deve concludersi come una semplice protesta soggetta all’attesa delle elezioni e del cambio di carica.

I nostri lavoratori e movimenti possono cambiare le cose. Non preghiamo. Stiamo combattendo per rovesciare il governo politico – l’UE – la capitale e tutti i suoi sostenitori. Intensifichiamo la lotta contro la povertà e la puntualità.

1. Niente stipendio e pensione sotto i 1000 euro. Libera contrattazione collettiva e abolizione del memorandum normativo quadro. Contratti Collettivi Ovunque con aumenti effettivi e copertura al ribasso di Memo, precisione e inflazione. Riduzione radicale dell’orario di lavoro, diretto 35 ore-5 giorni-7 ore

2. Restituzione della tredicesima e della quattordicesima busta paga – non sogghignare benefici temporanei e paralizzati. Tax free 12000 E e 4000 E per ogni bambino

3. Misure contro l’accuratezza. Apprezzamento dei prezzi ed eliminazione dell’IVA sui beni di prima necessità e sul carburante

4. Nazionalizzazione delle compagnie energetiche senza compenso in modo che operino a beneficio delle persone. Eliminazione dello scambio di energia

5. Salute gratuita. Non passare da un disegno di legge che ha privatizzato il servizio sanitario nazionale

6. Non c’è casa nelle mani di un banchiere. Niente aste – pignoramenti di case popolari. Cancellazione dei debiti familiari ordinari verso banche e fisco. Paga tutti i salari dei lavoratori non pagati.

7. Occupazione stabile e permanente per tutti. Assunzioni di massa a tempo indeterminato. Niente più licenziamenti. Eliminazione del lavoro flessibile: rendere permanenti tutti i lavoratori a contratto.

8. Abrogazione di N. Hatzidakis e di tutte le leggi antioperaie che pongono barriere e divieti antidemocratici al funzionamento e all’azione dei sindacati.

9. Non scegliere un budget impopolare

Proponiamo un nuovo sciopero generale il 15 dicembre per le rivendicazioni di cui sopra e contro il bilancio antipopolare, che è il pilastro delle politiche predatorie per i nostri redditi e diritti di lavoro, insieme all’imbarazzante rafforzamento delle grandi imprese e dei gruppi multinazionali. .

Maura Pirlo

"Secchione di pancetta. Orgoglioso secchione di Twitter. Piantagrane. Studioso di cibo freelance. Devoto drogato del web."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *