Il bilancio provvisorio dell’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia, e in particolare l’Emilia Romagna, è di nove morti, mentre non è ancora chiaro se manchi qualcuno.
Un totale di 21 fiumi sono straripati e si sono verificate 250 frane in tutta la regione e finora più di 13.000 persone sono state costrette a lasciare le loro case. Nella sola Bologna il numero supera i 3.000.
“È molto difficile trovare le parole giuste per descrivere così tanti disastri. Ma la cosa più importante è che le squadre di soccorso continuino il loro lavoro senza interruzioni”, ha detto Massimo Isola, sindaco di Faenza, un comune in provincia di Ravenna in Emilia- Romagnolo.
E giovedì le scuole in gran parte dell’Emilia Romagna rimarranno chiuse mentre il governo Meloni, che ha stanziato 10 milioni di euro, dovrebbe affrontare le devastanti alluvioni e approvare nuovi aiuti finanziari dopo il ritorno del premier italiano dal G7 in Giappone.
Secondo “La Repubblica”, le tre vittime erano a Forlì, un uomo nel ravennate, un uomo di 40 anni nel bolognese e tre nel cesenate. Le ultime vittime sono un uomo, che sarebbe stato ucciso da una frana, e un marito e una moglie che sono stati spazzati via dalle acque impetuose. Secondo l’ANSA, la donna è stata trovata sulla spiaggia Zadina di Cesenatico, trascinata dalle acque impetuose per almeno 20 chilometri.
“Questa è probabilmente la notte peggiore nella storia della Romana”, ha detto alla radio Rai Michel De Pascal, sindaco di Ravenna. “Ravenna non può essere riconosciuta per il danno che ha ricevuto”.
Come riporta l’ANSA, citando il presidente della Regione Emilia Romana, Stefano Bonacsini, sono 3mila gli sfollati a Bologna, 5mila a Faenza, 5mila nel ravennate, ma i numeri sono destinati ad aumentare. “I nostri pensieri vanno alle otto vittime e ai dispersi. Le nostre condoglianze alle loro famiglie”, ha detto.
L’agenzia di protezione civile italiana ha dichiarato mercoledì che potrebbe accadere di peggio. “La pioggia non è cessata, continuerà per diverse ore”, ha detto il capo dell’agenzia, Titti Postiglione, al telegiornale SkyTG24. “Siamo di fronte a una situazione molto, molto complicata”, ha aggiunto.
Le forti piogge sono arrivate dopo mesi di siccità, lasciando la terra incapace di assorbire grandi quantità di acqua.
“Più di settecento vigili del fuoco stanno lavorando nelle aree colpite. Al momento, la nostra priorità principale è ovviamente salvare le persone che sono in pericolo”, ha dichiarato il ministro dell’Interno italiano Matteo Piadendozzi.
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