Lo scorso luglio, un gruppo panellenico di 11 alpinisti composto da 11 alpinisti ha conquistato ed esplorato le montagne del Monte Bianco nelle Alpi francesi e del Monte Rosa nelle Alpi italiane, a cui ha partecipato Giannis Stefanogiannis, membro dell’Associazione alpinistica di Chania. , essendo l’unico cretese con una lunga esperienza di alpinismo all’estero.
La spedizione ha viaggiato da Atene a Ginevra, in Svizzera e da lì in minibus a Chamonix (altitudine 1.035 m.) in Francia, la “Mecca dell’alpinismo”, una bellissima cittadina di montagna, che è il centro dell’alpinismo in Europa, come primo Sindacato delle Guide Alpine vi fu fondata nel 1821. Dopo la sistemazione in albergo e un giro per il centro cittadino, la spedizione si diresse, per l’acclimatamento, al santuario di Alberto I, a 2.700 metri di altitudine, attraversando splendidi paesaggi agricoli, verde sterminato , laghi alpini, cascate d’acqua e ghiacciai in alta montagna. La prima notte fu trascorsa in questo rifugio, mentre il giorno successivo la spedizione sbarcò a Chamonix.
Il giorno successivo la spedizione prosegue in autobus fino al villaggio montano di Les Houches (1.007 m.) e poi con la funivia fino a Bellevue (1.800 m.) e poi con la funivia fino al sito del Nid d’Aigle (2.364 m.). Da lì si sale, attraverso i campi innevati e il ghiacciaio della Mer de Glace, fino al santuario della Tete Rousse, a 3.172 m. La mattina successiva si segue il sentiero sulla cresta rocciosa (cresta del Gouter), con sentieri locali di II e III grado (scrambling), funi metalliche e scalette metalliche nei punti esposti (Via Ferrata), attraversando con attenzione il famoso Canale della Morte, a causa del grave pericolo di frequenti cadute di massi. Pernottamento al futuristico rifugio Gouter. Alle 2 di notte la spedizione ha iniziato la salita verso la vetta del Monte Bianco (4.808 m), attraverso la via classica del Gouter Rigde e la cresta delle Bosses, che è stata raggiunta intorno alle 9 di mattina. Si prosegue scendendo e ritornando al rifugio Gouter per poi scendere al rifugio Tete Rousse, dove si pernotta.
Il giorno successivo la spedizione è sbarcata nella regione di Chamonix e si è diretta attraverso il Tunnel del Monte Bianco, lungo 11,6 km, che attraversa le Alpi, in Italia, fino alla Valle d’Aosta, vicino a Torino. La spedizione con l’ausilio di 2 funivie di fila si è diretta verso il Monte Rosa e si è conclusa, dopo la salita, al Santuario Gnifetti, a quota 3.647 m. La mattina del giorno successivo il gruppo è salito verso le montagne imbiancate del Monte Rosa e ha conquistato tre vette: Ludwigshohe 4.341 m, Piramide di Vincent 4.215 m. e Balmenhorn 4.167 m.
Va notato che l’atto di scalare la montagna è avvenuto con l’aiuto di una guida alpina ufficiale e certificata a livello internazionale, che sono i famosi alpinisti greci Pavlos Tsiantos, Bambis Marinidis e Iraklis Mousidis. Nei punti esposti il gruppo è legato con una corda ad una guida, mentre particolare attenzione è richiesta in molti passaggi (fessure decine di metri di ghiacciai scorrevoli), così come nell’attraversamento dei ghiacciai, che sono numerosi sulle cime dei Alpi. . Dopo il Monte Rosa il gruppo è tornato per lo stesso itinerario a Chamonix, dove dopo una notte di relax e divertimento sono ripartiti la mattina successiva per Ginevra e poi Atene.
Un’attenzione particolare merita la regione di Chamonix, che è uno dei centri alpinistici più grandi e organizzati d’Europa, che riesce ad essere affollato di gente tutto l’anno e non solo in inverno, diventando una guida per paesi come la Grecia dove quasi tutta l’attività turistica si ferma d’inverno.
Questa spedizione è un’esperienza alpinistica e naturalistica senza rivali in un paesaggio bellissimo e impressionante, in un viaggio avventuroso di una vita nelle Alpi francesi e italiane, che ogni alpinista dovrebbe intraprendere.
In questa missione difficile e articolata, il laboratorio cretese “Lampaki Family”, la palestra Bodytec Chania con allenamento funzionale specializzato e allenamento EMS, così come altri sponsor anonimi, aiutano e sostengono lo sforzo, mentre lo sforzo è sotto gli auspici del Banca Generale delle Cellule Staminali Ombelicali della Facoltà di Medicina, Università di Creta.
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