Preoccupazioni da 4 Richter a Napoli: residenti preoccupati per l’attività vulcanica – Cosa dicono gli esperti

Un terremoto ha scosso Napoli, in Italia, con detriti caduti sulle auto, nel crescente timore di un’eruzione vulcanica.

Un terremoto di magnitudo 4.0 ha scosso lunedì la regione vulcanica italiana dei Campi Flegrei, a ovest di Napoli, mentre i residenti scioccati hanno pubblicato video di auto inghiottite dai detriti durante il terremoto.

Sebbene secondo la protezione civile italiana il sisma non abbia provocato feriti o danni ingenti, ha comunque scatenato il panico tra i residenti che sono scesi in strada per paura che la scossa potesse essere l’inizio di un’eruzione vulcanica.

Scene di maggiore attività sismica negli ultimi giorni

L’area intorno al vulcano dei Campi Flegrei, che ha eruttato l’ultima volta nel 1538, è stata teatro di una maggiore attività sismica negli ultimi giorni con una serie di scosse di assestamento.

Circa mezzo milione di persone vivono nella zona intorno ai Campi Flegrei e sarebbero in grave pericolo se si verificasse un’esplosione, ha riferito il Daily Mail.

Ciò avviene dopo che uno studio congiunto condotto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dall’University College di Londra (UCL) aveva scoperto a giugno che il vulcano si stava avvicinando al suo “punto di rottura” ed era in uno “stato molto pericoloso”.

Un terremoto vicino a Napoli è stato avvertito fino a Roma

Mercoledì è stato registrato un terremoto di magnitudo 4.2, il più forte che abbia colpito la regione negli ultimi 40 anni, avvertito fino a Roma.

L’epicentro del sisma di ieri è stato localizzato a una profondità di quasi due miglia tra Napoli e Pozzuoli, secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Il direttore dell’Ingv, Mario Di Vito, ha avvertito che “è possibile un terremoto più potente” nel prossimo futuro, mentre un altro funzionario dell’Ingv, Giuseppe De Natale, ha affermato di aver dato mandato al Comune di Napoli di effettuare controlli di sicurezza negli ospedali, nelle scuole e negli edifici pubblici in la Regione. città.

La “Zona della Morte” intorno al Vesuvio

Nel frattempo, il ministro della Protezione civile Nello Musumeci ha messo in guardia dal correre rischi, ma ha ammesso di aver programmato un incontro con i funzionari a Napoli per accelerare la preparazione di un “piano di uscita di emergenza”.

I Campi Flegrei sono un supervulcano costituito da diversi crateri e strutture vulcaniche. L’INGV ha affermato che uno scuotimento continuato non farebbe altro che aumentare la pressione, creando le condizioni necessarie per un’eventuale esplosione.

Napoli è fiancheggiata da vulcani su entrambi i lati: i Campi Flegrei a ovest e il Vesuvio a est.

È noto che il Vesuvio distrusse Pompei e Heraklion quando eruttò nel 79 d.C., ma la sua ultima eruzione avvenne nel 1944 e la sua ultima grande eruzione avvenne nel 1631.

Nel prossimo futuro è prevista un’altra eruzione, che potrebbe distruggere le 700.000 persone che vivono nella “zona della morte” intorno al Vesuvio. Il famoso cratere a forma di conca sulla sommità del Vesuvio si è formato durante l’eruzione del 1944.

Maura Pirlo

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