Sembrano combustibili fossili, ma sono rispettosi dell’ambiente: l’azienda italiana Barell confeziona la tecnologia solare in barili di petrolio.
- Barrel, una startup italiana, sta mettendo insieme un insolito pacchetto energetico.
- Celle solari, inverter e stoccaggio si trovano in fusti di petrolio.
- Grazie alle sue elevate prestazioni e capacità, questo pacchetto completo è adatto anche per le famiglie più grandi.
Una vecchia area mineraria di lignite è stata trasformata in una centrale solare galleggiante ed è diventata un importante progetto di transizione energetica. L’azienda italiana Barrel (inglese per barile e unità di petrolio greggio) fa affermazioni molto simili con il suo nome e il suo primo prodotto.
Ancora con sede a Milano giovane azienda hanno collocato celle solari con una potenza di 6 kW, un inverter ibrido e una batteria con una potenza di 3,55 kilowattora in un fusto di petrolio resistente alle intemperie.
Questo pacchetto energetico autosufficiente è destinato all’uso in situazioni di emergenza e in aree di crisi. Sono facili da impilare e spedire e sono molto resistenti. Inoltre sono subito pronti all’uso e necessitano solo del collegamento alla rete elettrica.
I principali acquirenti del pacchetto, che costa circa 3.300 dollari (2.960 euro), sono attualmente i paesi dell’Africa e del Medio Oriente. Qui lavoriamo con organizzazioni non governative. I barili solari vengono già utilizzati nelle zone sismiche in Turchia e Ucraina.
Puoi trovare i dati tecnici completi dei barili solari Barrel questa parte eliminare. Vi parleremo dei generatori solari e delle centrali elettriche per uso personale e ovviamente anche delle centrali elettriche da balcone. Puoi leggere altre notizie dal campo della produzione di energia alternativa qui su Netzwelt.
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