Olympiacos – AEK 1-3: Nella giungla di Baltakos niente ha senso

Nei primi secondi di gara l’Olympiacos ha cercato di controllare il pallone e sferrare attacchi veloci.

La prima grande fase della partita, ovviamente, è stata per l’AEK con Paschalakis che ha detto di no al tiro di Eliasson, segno di quanto sia bravo un portiere.
Sfortunatamente per la nostra squadra, anche la seconda fase dell’AEK è un obiettivo. Al 7 ‘Gatsinovich ha ricevuto bene la palla, si è messo davanti a Paschalakis e ha aperto le marcature con un rigore. Sicuramente un gol che non piace a Jose Anigo.

Nel primo quarto di gara, l’Olympiacos non è riuscito a fare un ultimo tentativo e il fatto del gol veloce ha causato inquietudine. Al 20′ la squadra aveva alzato la linea, si è mossa con più precisione, ma l’ultimo sforzo non c’è stato.

Certo, chiamiamo il pane al pane. Al 13′ c’è stato un netto rigore su Bakabou di Vida, ma l’arbitro non solo non ha regalato nulla, non ha nemmeno fatto il VAR.

Qualcosa che non è successo per l’AEK, dove con Pinedas al 21′ sfiora il 2-0, con Paschalakis che realizza un’altra spettacolare parata. L’Olympiacos continua a creare problemi. L’AEK controllava il centrocampo ed è stata l’unica squadra ad avvicinarsi alla porta avversaria. Questa non è una foto dell’Olympiacos.

Il quadro nel primo tempo non è affatto cambiato. L’Olympiacos non è stato sicuramente quello che abbiamo visto e la squadra ha dovuto mostrare un volto completamente diverso nel secondo tempo. E chiaramente l’umore, manca qualcosa.

Nella ripresa ha fatto quello che doveva fare. L’Olympiacos parte forte nella ripresa, Anigo supera Masoura e Brusai (Valbuena e Biel) e al 54′ pareggia.

Giorgos Masouras crossa, Bakabou di testa segna l’1-1. Dopo il gol, l’Olympiacos ha provato a premere alto e ha costretto l’AEK a un errore difensivo. Ovviamente l’immagine è molto migliore e sembra che la leggenda possa essere fastidiosa.

Fortounis è uscito e ha un ruolo di leadership, mentre Masouras e Vrousai hanno aiutato molto da quando sono entrati. Qualche tentativo in porta, senza subirne nessuno, ma è importante essere sempre a contatto con l’area avversaria.

L’Olympiacos ci ha provato, ma alla fine il delitto è finito all’82’. L’arbitro “d’élite” italiano ha assegnato un rigore che la FIFA non avrebbe nemmeno concesso. Quindi l’AEK ha segnato il 2-1, spingendo, come ha imparato finora quest’anno.

Mandalos ha segnato il terzo gol per l’AEK quando la partita si è conclusa con un imbarazzante 3-1…

LEGGI ANCHE

Cesarino Endrizzi

"Scrittore. Ninja della musica. Esperto di cibo estremo. Specialista dei social media. Sostenitore di Twitter."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *