“La cosa buona delle varie forme di partiti di sinistra e progressisti nella vicina Italia è che almeno sono più preoccupati per la Meloni che l’uno contro l’altro”. conclusione Alexis Tsipras, nel suo nuovo messaggio dall’Italia, dopo il nuovo incontro avuto nel Paese vicino.
L’ex presidente di SYRIZA ha incontrato il presidente della Sinistra Italiana (Sinistra Italiana), Nicola Fratogiani e il presidente del Partito Democratico (Partido Democrato), Elli Sline. E come sottolinea: “entrambi erano dirigenti del partito emerso dalla trasformazione e dalla scissione dello storico Pci di Enrico Berlinguer”.
Tenete presente che lunedì in un altro post, sempre dall’Italia, sottolineava: “QUELLO polidissociazione E multimoneta da potere progressista aprirgli la strada consolidamento del potere conservatore al governo, ma anche per il consolidamento dell’egemonia delle idee di destra nella società europea”.
Per saperne di più: Tsipras prende posizione: la multidivisione apre la strada alle forze conservatrici – Il nemico non è dentro le mura
Il post nel dettaglio:
“Ieri ho incontrato il presidente della Sinistra Italiana, Nicola Fratogiani e oggi il presidente del Partito Democratico, Elli Sline.
Entrambi i leader del partito emersero dalla storica trasformazione e scissione del PCI voluta da Enrico Berlinguer.
Nicola ed io ci conoscevamo dalle nostre comuni lotte nel movimento contro la globalizzazione neoliberista, dalle manifestazioni di Genova e poi al Forum Sociale Europeo di Firenze, quando stava prendendo forma una nuova identità plurale per la sinistra europea.
Ho incontrato Elli oggi. Una giovane donna dinamica, che rappresenta una generazione più giovane il cui rapporto con la politica è principalmente attraverso il movimento per i diritti sociali, il femminismo e il movimento LGBT+.
La cosa buona delle varie forme di partiti di sinistra e progressisti nella vicina Italia è che almeno si preoccupano più della Meloni che di spararsi a vicenda.
Parlano tra loro e insieme nella stessa manifestazione.
E, cosa più importante, le loro leggi elettorali li indirizzano a lavorare con la visione di una futura coalizione elettorale volta a estromettere l’estrema destra dal governo.
Con loro ho avuto l’opportunità di discutere di tutto questo e anche delle grandi sfide del nostro tempo che toccano direttamente la vita quotidiana dei cittadini europei.
La crisi climatica e lo sviluppo sostenibile. Giustizia sociale e lotta alle disuguaglianze. Difesa dello Stato di diritto. Le sfide per i giovani e le grandi questioni abitative. Sostegno alla sanità e all’istruzione della comunità.
Affrontare il razzismo e spingere per un giusto accordo europeo sull’immigrazione e l’asilo in modo da non vivere più tragedie come quelle di Pilo e Lampedusa, che hanno umiliato il nostro popolo.
Cessate il fuoco immediato a Gaza.
Pace basata sul diritto internazionale in Ucraina.
La produzione di pensiero politico e di proposte alternative rispetto alle grandi sfide del nostro tempo, è ciò che può ridare speranza – ricorda Gramsci – per una nuova egemonia delle idee progressiste, contro l’attuale dominio della destra.
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