zPrima non pioveva né nevicava da mesi nel nord Italia, ora l’Emilia-Romagna è stata colpita due volte da alluvioni catastrofiche. Con siccità e inondazioni, politici e media hanno subito iniziato a parlare di cambiamento climatico, causato dall’uomo. Anche il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha fatto eco a questo sentimento e ha chiesto una “inevitabile risposta a livello globale” per combattere il riscaldamento globale.
E il pastore parlò
Ogni bambino umano deve contribuire a salvare il pianeta, ha ricordato il pastore al suo gregge e ha ricordato l’enciclica ambientale di Papa Francesco “Laudato si”.
Naturalmente, soprattutto in Italia, c’è bisogno di risposte nazionali e regionali ai disastri ambientali provocati dall’uomo. Il paese perde fino al 70% della sua acqua potabile in alcuni punti a causa di condutture malate, la media nazionale è del 42%. L’Italia non ha poca acqua, ne spreca troppa. I disastri alluvionali come questo non hanno solo cause globali. Molti degli argini e delle dighe lungo i canali fluviali delle pianure settentrionali italiane sono porosi e troppo bassi. Gli investimenti in infrastrutture da tempo attesi possono contribuire ad attutire gli effetti della siccità e possono salvare vite umane. Non mancano i soldi. Dipende da come lo spendi.
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