Niente più iniezioni! Ecco che arriva il cerotto di insulina

Dopo il cerotto alla nicotina è arrivato il cerotto all’insulina.

I ricercatori negli Stati Uniti hanno creato il primo “cerotto intelligente”, che fornisce automaticamente la dose necessaria di insulina ai diabetici.

Questo “cerotto” è stato testato con successo su animali da laboratorio e se gli studi clinici sugli esseri umani avranno lo stesso successo, potrebbe aprire la strada ai malati di diabete per liberarsi dalla costante sofferenza delle punture di ago nelle dita. Allo stesso tempo, si possono evitare gli errori umani che si verificano oggi e che, a causa di errori di dosaggio, possono portare a gravi complicazioni come cecità, amputazione o addirittura morte.

Sono necessarie ulteriori ricerche in futuro, ma gli esperti sono ottimisti sul fatto che il cerotto sarà pronto per l’uso umano entro due o tre anni e cambierà completamente il modo in cui le persone con diabete di tipo 1 gestiscono la loro condizione.

Scienziati dell’Università della Carolina del Nord, guidati dal professor Zhen Gu del Dipartimento di Ingegneria Biomedica, che hanno realizzato un’importante pubblicazione negli “Proceedings of the National Academy of Sciences” (PNAS) degli Stati Uniti, hanno riferito che si tratta del primo cerotto “intelligente”, in grado di rilevare in modo affidabile i picchi di zucchero nel sangue e quindi somministrare automaticamente dosi di insulina quando e secondo necessità.

Il cerotto quadrato delle dimensioni di una moneta ha più di 100 minuscoli aghi sul fondo, che toccano la pelle. Ogni microago contiene una piccola camera di conservazione dell’insulina e un enzima che registra i livelli di glucosio nel sangue del paziente.

Con un meccanismo “intelligente”, l’ago impartisce i comandi per rilasciare l’insulina al momento giusto e nella quantità richiesta, senza che il diabetico debba fare nulla da solo. Quando l’ago “cerotto” rilascia insulina nella pelle, il paziente si sente come se fosse stato punto da una zanzara.

Gli esperimenti hanno dimostrato che nei topi diabetici lo zucchero ritornava al livello corretto entro 30 minuti e rimaneva lì fino a nove ore. In confronto, i topi a cui non era stato applicato il cerotto dovevano essere nuovamente iniettati molto prima.

I ricercatori affermano che in futuro il cerotto diventerà “più intelligente” perché potrà essere adattato al peso del paziente e alla resistenza all’insulina. L’obiettivo degli scienziati è far sì che i pazienti cambino il cerotto ogni pochi giorni.

Più di 387 milioni di persone nel mondo soffrono di diabete ed entro il 2035 si prevede che raggiungerà i 592 milioni di persone.

Fonte: APE-MEB

Ludovico Schiavone

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