N. Hardalias: Siamo pronti per ogni evenienza

Siamo preparati ad ogni evenienza, anche al peggior scenario possibile. I confini della Grecia su terra, aria e mare sono efficacemente protetti grazie alle impenetrabili mura erette dalle nostre Forze armate e forze di sicurezza, come affermato dal viceministro della Difesa nazionale, Nikos Hardalias, in un’intervista rilasciata al quotidiano “Karfitsa”.

In merito al rafforzamento delle capacità delle Forze armate, il viceministro della Difesa nazionale ha osservato che “i costi dei programmi di armamento, per loro natura, non possono essere paragonati ad altre categorie di spesa, in quanto mirano a tutelare il massimo bene pubblico della difesa nazionale”.

“E la difesa nazionale è un prerequisito necessario per realizzare tutti gli altri obiettivi nazionali, che sono alla base dell’esistenza del nostro Paese”, ha aggiunto.

Il dilemma “armi o stabilità fiscale”, ha affermato, “è persuasivo e coloro che le utilizzano sono esposti. Abbiamo bisogno di un forte equilibrio fiscale e di una difesa nazionale. Questa amministrazione ha dimostrato di poter fornire entrambi”.

Per quanto riguarda la Turchia, Hardalias ha sottolineato che essa “continua ad agire come fattore di instabilità e istigatore di tensione nella più ampia regione del Mediterraneo orientale e oltre”.

“Le dimissioni della sua leadership dimostrano che non comprende l’accordo di unirsi contro il revisionismo aggressivo, così come gli appelli alla stabilità, gli elementi che dominano le organizzazioni internazionali e le alleanze a cui ha o afferma di voler aderire”, ha aggiunto. .

Per quanto riguarda l’aviazione greca, ha sottolineato che essa “opera sempre nel rispetto del diritto internazionale, che, in fondo, è il “fiore all’occhiello” della politica estera greca”.

“D’altra parte”, ha proseguito, “abbiamo la Turchia che usa le sue Forze Armate come strumento per proiettare il suo revisionismo neo-ottomano, che viola sistematicamente le regole base del diritto internazionale. Quindi non lasciate che Ankara venga derisa: noi hanno scelto di non essere se stessi, e tutti i nostri alleati e partner ne sono consapevoli.La strada per migliorare l’immagine internazionale della Turchia non può essere lastricata di finzione e distorsione della realtà, ma solo attraverso l’inclusione sincera e disinteressata nel campo di coloro che rispettano l’internazionalità legge”.

Parlando della crisi climatica, il viceministro della Difesa nazionale ha sottolineato che “è la sfida più grande della nostra generazione. È una vera minaccia esistenziale, che riguarda ogni aspetto della vita pubblica”.

“Va da sé”, ha aggiunto, “che colpisce anche le Forze armate, in quanto influisce sulla loro pianificazione operativa, indebolisce le infrastrutture militari, aumenta i costi di manutenzione delle strutture e dei materiali e pone rischi per la salute del personale. Inoltre, i vari disastri naturali causati dalla crisi climatica richiedono il coinvolgimento delle Forze armate, un compito serio che grava molto sulla loro missione principale, già molto impegnativa”.

FONTE: AMPE

Ludovico Schiavone

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