I medici greci che lavorano in Italia vogliono dare il loro importante contributo, con la loro esperienza e conoscenza specializzata, per fungere da ponte scientifico tra i due Paesi.
In un evento svoltosi a Roma, l’Associazione dei medici ellenici italiani, Amei, ha proseguito il suo primo bilancio e fissato nuovi obiettivi, ad un anno dalla sua fondazione.
Conta quasi quattrocento iscritti e vuole crescere ancora, arrivando a milleduecento. Si ritiene che siano medici, infermieri e farmacisti greci e ciprioti che vivono e lavorano in Italia.
Il Ministro della Salute, Adonis Georgiadis, nel suo messaggio ha accolto con favore l’evento e ha dichiarato di essere ansioso di collaborare con i medici della diaspora greca, nonché con il Ministero della Salute italiano, per superare le sfide comuni e proteggere la salute. il sistema del nostro Paese.
“Quest’anno abbiamo previsto una serie di azioni specifiche: la creazione di un’applicazione interattiva, per dialogare con i pazienti greci e italiani. Inoltre, dopo il nostro incontro con il ministro della Salute italiano, abbiamo chiesto che i titoli di studio in medicina greci vengano riconosciuti molto più rapidamente che nei paesi italiani”, ha sottolineato il presidente dell’Amei, Dimitris Varvaras.
L’Associazione Italiana dei Medici Greci parteciperà ad aprile alla Conferenza Medica Panellenica Annuale ad Atene, con particolare riferimento alle pratiche e alla struttura del sistema sanitario italiano. In ottobre parteciperà, a Salonicco, all’Aristotelian Medical Forum e, allo stesso tempo, promuove un nuovo ambizioso progetto: che i più importanti laureati in medicina italiani, possano venire a Kos e prestare giuramento di Ippocrate ad Asclepio. Il piano è stato accolto con entusiasmo dal ministro della Salute italiano, Orazio Scilacci, e ci sono intenzioni di allargarlo ai laureati di altri Paesi.
“Il nostro intero viaggio è iniziato appena un anno fa, ma siamo determinati a continuarlo, in modo dinamico, per offrire un utile lavoro sociale e scientifico”, ha affermato il segretario dell’Amei Aris Besarat.
L’evento, che si è svolto nella zona centrale di Roma, è stato accolto da Sua Eccellenza il Metropolita italiano Polykarpos, dall’ambasciatore del nostro Paese in Italia, Eleni Sourani, dall’ambasciatore cipriota George Christofidis e dall’ambasciatore greco a Kudus. Guarda, Katia Georgiou.
Da parte italiana, il vicepresidente dell’Ordine dei medici della Grande Roma, Stefano De Lillo, ha confermato la sincera volontà di sostenere l’intera iniziativa e ha approvato il piano di scambio di personale medico e infermieristico tra i due Paesi.
La presidente dell’EOT, Angela Gerekou, nel suo videomessaggio si è detta fiduciosa che i medici greci in Italia rispetteranno e diffonderanno maggiormente la tradizione ippocratica, che attribuisce un peso primario alla medicina personale e olistica. Egli ha inoltre sottolineato che l’EOT promuove con sempre maggiore enfasi il turismo sanitario nel nostro Paese.
Il professore di politica sanitaria Kyriakos Souliotis, infine, dell’Università del Peloponneso, ha fatto riferimento alle importanti somiglianze tra i sistemi sanitari greco e italiano, ai vantaggi di un dialogo costante tra istituzioni statali e associazioni e associazioni di pazienti, nonché ai benefici. programma di cooperazione tra università greche e straniere, nel campo della medicina.
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