L’Italia vuole vietare la produzione e la vendita di alimenti artificiali, in particolare carne da laboratorio. Martedì scorso il governo di Roma ha approvato un disegno di legge correlato.
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Il disegno di legge segue il “principio prudenziale”, ha affermato il ministro della Salute Orazio Schillaci. Secondo lui, non ci sono “prove scientifiche” che il consumo di “cibi prodotti sinteticamente non abbia effetti nocivi”. Le violazioni del divieto, che colpiscono specificamente la produzione in laboratorio di carne a base di cellule staminali animali, comporteranno una multa fino a 60.000 euro. Il DPR deve ancora approvare la legge.
L’associazione agricola italiana Coldiretti ha manifestato davanti alla sede del governo a Roma chiedendo “no ai cibi sintetici”. In qualità di leader europeo nella qualità e sicurezza alimentare, l’Italia ha l’obbligo di proteggere sia le imprese che i cittadini. Finora non vi è stata alcuna domanda nell’UE per poter produrre o commercializzare tali alimenti.
Gli scienziati olandesi coltivano un pezzo di carne da un mammut estinto
Nel frattempo, nei Paesi Bassi, gli scienziati hanno premiato un grosso pezzo di carne di un mammut lanoso estinto. Vow, un’azienda con sede in Australia, sta servendo carne coltivata in laboratorio presso il Museo della Scienza di Amsterdam. I ricercatori hanno prima identificato una sequenza di DNA di un mammut, l’hanno integrata con i geni di un elefante africano e poi hanno trapiantato il tutto in cellule di pecora.
La carne non è attualmente destinata al consumo, spiega l’azienda: le proteine dei mammut di oltre 4.000 anni devono prima essere testate per l’idoneità alimentare.
− AFP
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