La famiglia di Silvio Berlusconi si batte per lo sfratto di 20 donne che vivono nell’appartamento di lusso del defunto primo ministro, riferiscono i media.
La famiglia della tentatrice, morta a giugno dopo una battaglia contro la leucemia, ha inviato lettere ad almeno due donne informandole che entro la fine di quest’anno avrebbero dovuto lasciare l’alloggio messo loro a disposizione da Berlusconi.
Hanno anche sospeso i pagamenti mensili di 2.500 euro per ciascuno dei 20 invitati alla festa del Bunga Bunga, hanno riferito venerdì due fonti legali.
Le giovani donne che vivevano nella sua proprietà erano tra i 24 imputati assolti insieme a Berlusconi a febbraio, in un processo in cui era accusato di aver pagato testimoni per mentire in un caso di prostituzione minorile che lo perseguitava da più di un decennio.
Nel 2013, il magnate dei media dichiarò pubblicamente che le indennità mensili pagate alle donne servivano a mitigare il danno di reputazione che avevano subito dopo essere state coinvolte nei processi derivanti dallo scandalo del suo partito, che contribuì alla sua cacciata da primo ministro nel 2011.
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Ma i pubblici ministeri italiani hanno affermato che l’indennità di alloggio e la paghetta corrispondevano a 12 anni di stipendio per aver mentito alla corte.
Alla fine è stato prosciolto dall’accusa di aver pagato Karima El Mahroug, una ballerina di pole dance marocchina conosciuta come “Ruby the Heartbreaker”, per sesso anche se sapeva che era minorenne.
Un altro caso che coinvolge accuse di corruzione e ingiustizia sarà risolto dalla Corte Suprema italiana a marzo.
Barbara Guerra è una delle donne che hanno resistito allo sfratto da una delle case di Berlusconi vicino a Milano.
Il suo team legale ha pubblicato un video in cui il defunto primo ministro gli avrebbe detto che voleva cedergli la proprietà una volta terminato il processo per corruzione.
“Lo giuro sui miei cinque figli, otterrete immediatamente un prestito da utilizzare e non appena il processo sarà finito lo trasferirò a vostro nome”, si legge nella registrazione.
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Alessandra Sorcinelli, la sua collega, ha detto di avere un nastro simile in cui Berlusconi prometteva tre milioni di euro per danni alla reputazione causati dal suo coinvolgimento nello scandalo Bunga Bunga.
I media italiani hanno riferito che la famiglia voleva anche sfrattare Marta Fascina, un’amica del defunto Berlusconi, dalla loro villa di famiglia a Milano, ha riferito Jutarnji.
Villa San Martino fu location di numerose sue feste.
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