La montagna si spostò e seppellì la diga. Uno tsunami alto 200 metri ha ucciso duemila persone

60 anni fa, il popolo italiano fu svegliato dalla notizia di un terribile disastro. In una valle alpina a nord di Venezia, più di duemila persone hanno perso improvvisamente la vita dopo che uno tsunami alto duecento metri si è abbattuto sulla valle sotto la diga del Vajont. Il disastro è stato causato da una massiccia frana sul Monte Toc che ha fatto crollare l’intera diga. I possibili rischi sono noti prima della costruzione.

Diga del Vajont nel 1958, tre anni prima del suo completamento. La diga è alta 262 metri. | Foto: Profimedia.cz

La diga avrebbe dovuto fornire elettricità alle città

Si ritiene che la diga del Vajont nelle Dolomiti italiane trattenga enormi quantità di acqua necessaria per generare elettricità per le città del nord Italia. Progettato dall’ingegnere italiano Carlo Semenza negli anni ’20, il progetto fu approvato solo nel 1943. Nonostante il comitato di approvazione avesse perso molti membri a causa della guerra mondiale in corso, ufficialmente il comitato non raggiunse il numero legale. Nonostante le proteste dei residenti, i lavori iniziarono nel 1956, ancor prima che venissero concessi i permessi di costruzione.


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Xaviera Spina

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