QUELLO Atalanta è entrato alle “Olimpiadi” di Roma per giocare la sua finale Coppa Italia contro la Juventus, con l’obiettivo di inserire nel suo museo un… fratello minore dell’unico scudetto, se si escludono i campionati di serie B’ e C’, che ha vinto nella sua storia: la Coppa del 1963. è stata la straordinaria Atalanta del maestro Gian Piero Gasperini, non ha giocato facilmente la finale. QUELLO Juve li conosce. Ogni angolo, ogni forma, gli ricordava qualcosa. In Italia ce la fa lui.
Con la vittoria per 1-0 sull’Atalanta, il 15esimo trofeo scudetto della Coppa Italia è entrato nel bacheca dei trofei della Juventus.
Atalanta-Juventus: partita in… fornace
È stato il 4° quarto a decidere la partita. Andrea Cambiazzo trova Dusan Vlahovic con un gran passaggio. L’attaccante serbo ha segnato un gol per l’1-0. Il gioco va nella fornace.
Questo è quello che le grandi squadre italiane considerano un capolavoro. Obiettivi iniziali e… addio vita. Danilo e l’altro difensore della squadra Massimiliano Allegri, addirittura espulso per protesta al settimo minuto di recupero tre giorni dopo l’1-1 con la Salernitana, sembravano scacciamosche in un pomeriggio d’agosto in paese. Non c’è… vento.
Se qualcuno meritava quel gol, quella era la Juventus. Al 73′ Cambiasso crossa e Vlahovic segna ancora. Il VAR ha dimostrato che non era protetto.
La Juventus sfiora il secondo gol all’84’, ma il tiro di Miretti colpisce il palo. Dopo nove minuti di recupero, tre fischi segnarono la fine della partita.
L’Atalanta avrà la possibilità di giocare il 22 maggio Bayer Leverkusen nella finale Lega europeaaffinché Gasperini non sembri un poeta maledetto.
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