Una Lamborghini Huracan che viaggiava a 300 km/h su un’autostrada in Italia ha avuto una brutta fine.
Pochi mesi fa, i passeggeri di una Lamborghini Huracan trasformati in un ammasso informe di metallo dopo un terribile incidente al 46esimo chilometro dell’autostrada A16 (Napoli-Canosa), nei pressi del casello comunale di Avellino, hanno trascorso una giornata santa.
Nel potente modellino della compagnia di Sant’Agata Bolognese, a bordo c’erano due passeggeri, che sono riusciti a scendere dal mezzo senza riportare gravi ferite.
I media italiani hanno riferito che prima della distruzione totale della Lamborghini, il veicolo aveva già raggiunto una velocità di 300 km/h.
Hanno aggiunto che la velocità vertiginosa della Huracan, unita alle strade scivolose dovute alla recente pioggia, ha creato un’esplosione che è stata la fine fatale per la supercar italiana, che apparentemente era stata noleggiata.
Secondo i primi risultati dell’indagine sul posto, la Lamborghini fuori controllo si è schiantata contro la recinzione centrale e poi si è schiantata contro la ringhiera all’estremità destra della superstrada.
Il telaio estremamente rigido della Huracan sembra aver fornito uno scudo di protezione agli occupanti che sono riusciti a espellersi dal veicolo, prima di essere avvolti dalle fiamme e ridotti in cenere in pochi minuti.
Sul posto è intervenuto un ingente contingente di carabinieri, ambulanze e vigili del fuoco per domare le fiamme. I due passeggeri non hanno avuto bisogno di essere ricoverati in quanto le loro ferite erano lievi.
La “povera” Lamborghini Huracan è nella versione a trazione integrale della Evo. Monta un motore V10 aspirato da 5,2 litri che produce 640 CV (a 8.000 giri/min) e 600 Nm (a 6.500 giri/min) ed è abbinato a un cambio automatico a 7 rapporti. La velocità massima raggiunge i 325 km/h e lo 0-100 km/h “presente” in 2,9 secondi.
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