Italia: Si teme il crollo della Torre pendente di Bologna – Newsbomb – Notizie

Torre medievale Garisenda Lui Bologna è stato chiuso al pubblico per timore di crolli.

Preoccupazione è nata a Bologna, in Italia, per il fatto ben noto Torre Garisendapendente come la famosa Torre Pendente di Pisa, rischia di crollare.

Quello autorità iniziarono a costruire una diga alta 5 metri attorno alla dodicesima torreVoi secolo, per raccogliere i detriti se cade. La torre di 47 metri è inclinata con un angolo di quattro gradi e i funzionari hanno rilevato uno spostamento nella direzione dell’inclinazione. Lo ha sottolineato il consiglio comunale condizione Precedentemente “molto critico”.

Torre Garisenda è una delle due torri che dominano lo skyline di Bologna. L’altro, O Asinelliè alto circa il doppio ed è anche sottile, anche se meno pericoloso, e solitamente aperto ai turisti.

Quello Torre costruito tra il 1109 e il 1119, nonostante la sua altezza Garisenda diminuito il 14Quello secolo, perché ha cominciato a declinare. La torre si riferisce a Divina Commedia da Dante.

QUELLO Torre è stato chiuso per la prima volta in ottobre dopo che i sensori hanno rilevato cambiamenti nella sua inclinazione e gli ispettori hanno rivelato danni al materiale di base. Il comune ha lanciato un piano di protezione civile per mantenere la torre e ha affermato che i lavori che inizieranno ora “rappresentano la prima tappa per renderla di nuovo sicura”.

Lo ha sottolineato anche lui barriera proteggerà l’edificio e le persone che lo circondano in caso di crollo e rimarranno rete metallica in pietra intorno alla torre.

La costruzione della diga sarà completata all’inizio del prossimo anno, mentre si prevede che la torre e la piazza direttamente sottostante rimarranno chiuse per diversi anni mentre i lavori continuano. lavori di restauro.

La città stima che la diga stessa costerà ca 4,3 milioni di euro. In questo contesto è già “in corso” la campagna di crowdfunding restauro da compenso. L’amministrazione comunale ha definito il progetto una “sfida straordinaria”, che richiede “l’impegno di tutta la città e del mondo che ama Bologna e uno dei suoi simboli più importanti”.

Ludovico Schiavone

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