Una parte del supermercato italiano ha deciso di limitare la vendita di generi alimentari, per non fare acquisti ingiustificati da parte di cittadini molto preoccupati per la situazione in Ucraina.
Il supermercato della città di Treviso, nel nord-est d’Italia, in questa fase consente a ciascun cliente di acquistare solo due bottiglie di olio di semi.
Lo stesso vale ad Imperia, fuori Genova, dove però è consentita la vendita fino a cinque bottiglie da un litro di olio.
In un comunicato, il manager del negozio ha affermato che “questa decisione è dovuta alla nuova situazione internazionale che si è creata, per poter riprendere la normale fornitura alimentare”.
A Firenze, invece, il supermercato Coop ha annunciato che «mentre il cibo non manca, essendoci venditori che fanno acquisti temporanei all’ingrosso, si possono vendere al massimo quattro lattine di zucchero, farina e olio di semi».
La stampa italiana sottolinea che si tratta di prodotti e materie prime che fino a pochi giorni fa venivano esportati dall’Ucraina. Il management della cooperativa Coop, infine, vuole rassicurare l’Italia, aggiungendo che “tutti i supermercati lavorano con l’obiettivo di garantire ai consumatori un servizio completo e soddisfacente”.
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