Nel secondo turno delle elezioni comunali e locali di domenica in Sicilia, la maggioranza conservatrice al potere nel paese ha ottenuto una schiacciante vittoria.
In città di storica tradizione di sinistra, come Pisa, Ancona, Siena e Massa, i candidati della Liga, di Forza Italia e di Fratelli d’Italia della Meloni hanno vinto comodamente. Per quanto riguarda le città maggiori, solo Vicenza è riuscita a vincere, con un piccolo margine. E in Sicilia, nonostante anni di problemi isolani irrisolti (dall’alta disoccupazione alla criminalità organizzata mafiosa), la maggioranza di centrodestra ha vinto con ampio margine.
Tutti gli analisti concordano sul fatto che l’opposizione di centrosinistra Pd e Cinque Stelle non sia in grado in questa fase di limitare i poteri del premier italiano e dei suoi alleati. I “Democratici” speravano che con l’elezione del loro nuovo leader Eli Schlein a febbraio, l’equilibrio potesse iniziare a spostarsi. Finora, però, i risultati sono stati deludenti e alcuni esponenti moderati del partito stanno già invocando un ritorno a linee essenzialmente centriste.
Il centrosinistra è in declino
Come ha scritto anche il Corriere della Sera, sorprende che anche il centrosinistra abbia perso un caposaldo storico, soprattutto in Toscana, il che significa che bisogna fare grandi sforzi per fermare questa tendenza al ribasso. Anche nel caso di Catania, in Sicilia, dove il Pd è alleato con i Cinque Stelle, i risultati sono stati deludenti.
Quanto a Giorgia Meloni, è chiaro che si sta rafforzando anche il suo potere personale nei confronti dei suoi alleati, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, e insisterà ulteriormente per riformare la Costituzione italiana verso un sistema presidenziale o semipresidenziale. E da questo nuovo confronto locale è emerso finalmente che, al di là delle singole idee e proposte, le capacità comunicative del premier italiano hanno aiutato in modo decisivo la sua alleanza a vincere la battaglia alle urne.
Fonte: Deutsche Welle
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