A seguito delle dimissioni del Ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio dal Movimento Cinque Stelle, è stata annunciata l’istituzione di una nuova fazione alla Camera dei Deputati.
Il presidente della Camera Roberto Fico ha letto circa 50 nomi di membri a cinque stelle in precedenza durante la sessione plenaria a Roma, tra cui Di Maio, che sedeva alla Camera dei Deputati. Ora parte del nuovo gruppo Insieme per il futuro.
Di Maio – un tempo leader del Movimento Cinque Stelle – ha lasciato il partito populista e anti-establishment dopo aver litigato con l’attuale leader del partito ed ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il motivo dell’alterco è stata la posizione del partito sulle consegne di armi all’Ucraina, che Conte ha respinto. Di Maio, invece, è visto come un sostenitore della linea del presidente del Consiglio Mario Draghi. Il Movimento Cinque Stelle fa parte del governo multipartitico di Draghi.
Le critiche sono arrivate dai partiti al potere. “Il governo non deve bloccarsi a causa dello scoppio del Movimento Cinque Stelle”, ha twittato il leader della Lega di estrema destra, Matteo Salvini. “Non cambierà nulla per il governo”, ha assicurato a Rai Radio 1 l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi del partito scissionista Viva Italia. Il governo non sarà rovesciato.
La situazione nel parlamento bicamerale è cambiata quando Di Maio ha fondato un nuovo partito e ha portato con sé i suoi sostenitori. Ciò significa che il Movimento Cinque Stelle non è più il partito più grande della Camera più ampia, ma la Lega di estrema destra, secondo i calcoli dei quotidiani Corriere della Sera e La Stampa nelle loro edizioni del mercoledì. Nel Senato più piccolo, entrambi i partiti avranno lo stesso numero di seggi. Dipende però da quanti politici seguono Di Maio nel suo nuovo partito. Secondo i media, ce ne sono oltre 60 in totale per entrambe le stanze.
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