In Italia le donne rimandano la maternità a causa di problemi economici

Georgia Meloni ha avuto l’influenza e ha annullato il colloquio di fine anno previsto per il 28 dicembre. Potrebbe essere ancora meglio per il Primo Ministro italiano, dato che i suoi piani sono di rilanciare l’economia incanalando 24 miliardi di dollari in tagli fiscali e aumenti salariali per il prossimo anno, quindi entro la fine di quest’anno gli italiani probabilmente saranno arrabbiati con lui.

Un gruppo di persone che sicuramente si sentiranno particolarmente deluse dalla propria performance finanziaria sono le giovani donne, molte delle quali vorrebbero fondare una famiglia ma stanno rimandando i loro progetti perché, come dice Giada, 30 anni, nel suo rapporto. Al Jazzera “Riesco a malapena ad arrivare a fine mese ogni mese.” Come giornalista di articoli scientifici, il giovane giornalista viene pagato 800 euro al mese, che non sa se continuerà a percepire l’anno prossimo, considerando che ha un contratto di 12 mesi e l’azienda per cui lavora è piccola. , quindi tutte le cattive possibilità rimangono aperte.

“Avere figli non è mai stato un problema per me e il mio compagno (che lavora come venditore) e ne abbiamo discusso tante volte. Poi però abbiamo pensato alle difficoltà che stavamo affrontando e ci siamo resi conto che diventare genitori in quel momento non era uno scenario possibile. “Riusciamo a malapena ad arrivare a fine mese, figuriamoci ad avere figli”, ha spiegato.

L’Italia per le donne nel mondo del lavoro è piena di sfide. La prova è che questo paese vicino ha il tasso di occupazione femminile più basso dell’UE e un forte divario retributivo di genere. Le donne hanno anche maggiori probabilità di essere impiegate in lavori che mancano di stabilità, come lavori part-time e temporanei. Madri e giovani donne sono quindi le parti più colpite dall’attuale situazione economica italiana.

Secondo un recente rapporto del Ministero della Salute, le donne italiane hanno in media più di 31 anni quando hanno il primo figlio. Circa il 62% dei bambini nati nel 2022 proverrà da madri di età compresa tra 30 e 39 anni. Le madri tra i 20 ei 29 anni rappresentano oggi il 26%, mentre nel 2012 rappresentavano il 30%.

Il numero medio di figli per donna in Italia è attualmente 1,24, uno dei più bassi in Europa. In confronto, i tassi di interesse in Francia, considerati elevati, sono 1,8 nel 2021, mentre quelli della Grecia sono 1,4, secondo la Banca Mondiale. Come notato nello stesso articolo, sebbene le donne debbano affrontare una minore pressione sociale per avere figli, in Italia il più grande ostacolo alla maternità è l’accessibilità economica.

Indicativo di quanto sopra è che i dati ufficiali mostrano che il 72% delle dimissioni nel 2021 sono state presentate da donne.

La maggior parte di coloro che si sono dimessi ha citato difficoltà legate alla pressione insopportabile derivante dal tentativo di adempiere pienamente ai propri doveri lavorativi adempiendo al 100% ai propri obblighi genitoriali.

Ludovico Schiavone

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