Wilders, Salvini, Meuthen e Le Pen a un comizio a Milano nel maggio 2019. Questa volta Matteo Salvini non riuscirà a radunare attorno a sé tutte le “star” della destra europea.
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Prima delle elezioni europee, il leader della Lega italiana vuole formare un’alleanza legale internazionale. Potrebbe essere difficile. Wilders e Le Pen preferiscono mantenere le distanze.
DI padroni di casa hanno subito interpretato la delusione come una soddisfazione: Geert Wilders, vincitore delle elezioni nei Paesi Bassi e speranza della “nuova destra” in Europa, non verrà affatto a Firenze questa domenica. Questo è un buon segno, ha detto il conduttore Matteo Salvini, leader del partito nazionale di destra Lega e vice primo ministro e ministro dei trasporti a Roma dall’ottobre 2022. Perché Wilders sta lavorando duramente per formare una coalizione di destra all’Aia ed è quindi indispensabili in casa, ha assicurato Salvini.
Su invito della Lega si sono riuniti in Toscana i partiti nazionali di destra di 14 Paesi Ue, nove dei quali hanno rappresentanti nel gruppo “Identità e Democrazia” (ID) al Parlamento Ue. Anche Marine Le Pen del Rassemblement National (RN) non si presenterà di persona a Firenze, contrariamente ai piani, ma, come Wilders, parlerà all’assemblea tramite videomessaggio. Il copresidente dell’AfD Tino Chrupalla dovrebbe arrivare a Berlino, mentre l’eurodeputato europeo dell’FPÖ Harald Vilimsky ha annunciato il suo arrivo dall’Austria.
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