Il raddoppio delle importazioni di riso dai paesi asiatici verso l’UE significa un aumento del limite di sicurezza del triciclazolo?

Le importazioni di riso dall’Asia sono aumentate significativamente in Europa. Solo in Italia nel 2022 raddoppieranno, con la percentuale che raggiungerà il +86%.

Tuttavia, si dice che questo sia anche il motivo principale alla base del possibile aumento del limite di sicurezza consentito dall’UE per il triciclazolo, un pesticida vietato nell’Unione europea ma utilizzato nei principali paesi produttori, dal Vietnam alla Cambogia e dal Myanmar al Pakistan.

La Commissione ha recentemente presentato una proposta per aumentare il limite consentito per il contenuto di residui di triciclazolo nel riso da 0,01 a 0,09 mg/kg, ma non ha ottenuto la maggioranza richiesta per l’approvazione alla riunione del comitato permanente (SCoPAFF) per i pesticidi.

Lo avvertono l’associazione agricola italiana Coldiretti e la fondazione attiva in materia di nutrizione, Filiera Italia qualsiasi modifica della situazione esistente verso l’aumento dei limiti sarebbe dannosa per le aziende italiane ed europee del settore e costituirebbe un potenziale rischio per la salute dei consumatori.

Entrambe le organizzazioni ritengono che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei debbano soddisfare gli stessi requisiti, garantendo che sotto il cibo venduto sugli scaffali ci sia la stessa qualità, che a sua volta giova all’ambiente, alla salute e alla sicurezza alimentare.

Se la Commissione deciderà di andare avanti con l’attuazione della normativa, dovrà ottenere il via libera da Consiglio e Parlamento europeo, mentre Coldiretti e Filiera Italia spingono per il contrario.

“Apprezziamo molto il lavoro del governo italiano e in particolare del ministro della Salute Orazio Schillaci”, ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, sottolineando che con 1,5 milioni di tonnellate all’anno l’Italia garantisce il 50% della produzione totale di riso nell’Ue. sul sito dell’associazione