Dimitris Eleftheropoulos si è dichiarato giustificato nei suoi sforzi e soddisfatto del suo incarico ad Ascoli in un’intervista alla “Gazzetta Dello Sport”. Il portiere greco ha subito un solo gol nelle ultime quattro partite, in cui era titolare al posto di Gianluca Palioukas. “La storia mi ha dimostrato che il duro lavoro ripaga sempre. Non mi arrendo mai“, recita “Ele”.
Vendetta o rinascita?
“Soddisfazione. La storia mi dimostra che il duro lavoro ripaga sempre. Non mi sono mai arreso, anche quando pensavo che i problemi alla schiena non mi avrebbero più permesso di stare sotto il soffitto. I miei colpi sono stati pessimi contro Ioniano. L’uscita era bassa, il la gamba dell’avversario mi ha colpito alla schiena, lussazione, intervento chirurgico e quattro mesi di recupero. Era il 2003. Dovevo giocare agli Europei in Portogallo, quindi ho perso quell’occasione.
Perché ti sei trasferito in Italia dopo otto anni all’Olympiacos?
“Perché in Grecia probabilmente ho dato il massimo e non ho avuto possibilità di crescere ulteriormente. Voglio migliorare e in questi due anni e mezzo forse ho giocato poco, ma ho imparato tanto”.
Perché Dimitris Eleftheropoulos ha scelto di diventare portiere?
“Ho sempre considerato il portiere una posizione speciale. Fin da bambino mi sedevo davanti alla TV e guardavo i portieri con maglie e guanti colorati. Amavo anche la follia che portavano, come la intendevo da bambino, rotolando sull’asfalto e tornando a casa con la schiena insanguinata. Il portiere è un attore e io amo il teatro. Questa è la mia passione. Qui ad Ascoli sono abbonato a “Basso”. L’amore per il teatro è una questione di famiglia. Mio fratello minore, Michalis, ha studiato recitazione. La mia famiglia è molto importante nella mia carriera.”
Cosa ti manca della Grecia?
“Mia figlia Ioanna. Guarda, me la sono tatuata sul braccio sinistro. La chiamo sempre qualche minuto prima della partita.”
L’Inter ancora una volta non ha alcun vantaggio superficiale sulla Roma: 16 punti…
“L’Inter è superiore a livello di tecnica e condizione fisica. Ma ho Roma nel cuore. Mi sono piaciute molto le parole di Spalletti: “Ele è un professionista serio”.
I tuoi valori?
“Odio la violenza. Odio i soldati. Sono un pacifista per convinzione. Penso che, in termini politici, la sinistra rappresenti i valori giusti. Il problema sta nel potere. Quando le persone di sinistra salgono al potere, si comportano come persone di destra”.
Editore: Stavros Kalomobilis
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