Membri del movimento “Io non pago”, insieme a Zoe Konstantopoulou, nonché dirigenti dell’Unione del popolo, si sono presentati questa mattina presso l’ufficio del notaio in via Vasileos Georgiou 21, al Pireo, per protestare contro la prevista asta elettronica. Nonostante i tentativi dei convenuti di contattare il notaio, non hanno avuto successo, poiché aveva “chiuso” la porta.
Membro del movimento “I Don’t Pay” insieme a Zoe Konstantopoulou, ma
e funzionari dell’Unione popolare, sono apparsi questa mattina alle
studio notarile in via Vasileos Georgiou A’ 21, Pireo
protestando contro l’asta elettronica che hanno
pianificato. Anche se lo sforzo riunito arriverà
contatto con il notaio, non hanno avuto successo, come lui
“Chiudi a chiave la porta.
Secondo il sostegno dell’Unione popolare, l’asta elettronica ha riguardato un appartamento di 107 mq ad Artemisa per un valore commerciale di 113.000 euro e un terreno con una casa unifamiliare di 80 mq a Patima Gerakas del valore di 290.000 euro.
All’incontro era presente anche il capo della LAE, Panagiotis Lafazanis, che ha denunciato l’illegalità: “Due aste di appartamenti si sono svolte all’interno senza un contratto per condurre aste elettroniche. Ciò che è stato fatto è stato barbaro e incostituzionale”, ha sottolineato. Nella sua dichiarazione, ha affermato che sono andati in ufficio per parlare con il notaio ma lui “aveva chiuso a chiave la porta e mentre era dentro non ci ha permesso di vederlo e la polizia era fuori davanti a sorvegliarlo”.
Nel frattempo, Zoe Konstantopoulou ha definito illegali tutte le aste elettroniche e ha attaccato il presidente del notaio G. Rouskas, sostenendo di essere “coinvolto in un circuito di pregiudizi”.
Si fa presente che oggi 17/1 alle 15 è prevista una manifestazione presso l’Alta Corte di Atene (Loukareos 14).
in. gr, APE-ESSERE
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