Negli anni migliori, Carlos Sainz ha mantenuto la Ferrari per il terzo periodo di prove libere al Gran Premio d’Italia, ma era a meno di un decimo da Max Verstappen.
Partenza anticipata per Lance Stroll che ha saltato il primo periodo di prove libere perché sostituito da Felipe Drugovich e il secondo periodo per problemi di carburante. Nei due minuti successivi sono scesi in pista dodici piloti, con variazioni di pneumatici commisurate ai due giri precedenti. Questa volta le gomme morbide hanno fatto la differenza al via, con Verstappen e Segio Perez in testa al gruppo di testa, seguiti da Lewis Hamilton, Sainz e Lando Norris.
L’enfasi sui giri veloci all’inizio ha cominciato, in una certa misura, a mettere in primo piano anche i problemi di movimento tipici degli inseguimenti in scia a Monza, anche se probabilmente non è stato questo il motivo per cui Yuki, piuttosto irritante, della Ferrari è arrivato a Tsunoda. Ma ancora più pericoloso è stato l’incidente ai box, con Nico Hulkenberg che ha superato un meccanico Aston Martin un po’ astratto.
Oscar Piastri è risalito al sesto posto, anche lui con la gomma morbida, lasciando Fernando Alonso al settimo posto, ma lo spagnolo ha fatto segnare il suo miglior tempo con la gomma dura. In testa alla corsa, Verstappen ha esteso il suo vantaggio a mezzo secondo, mentre al nono posto si è piazzato Charles Leclerc, che ha continuato a mostrarsi più conservatore rispetto al compagno di squadra nelle prove libere. Poco più avanti, anche l’ottava George Russell sembra presentare differenze significative rispetto alla vettura gemella.
La seconda metà della griglia ha posto maggiore enfasi sulle gomme medie, anche se verso la metà della gara si è passati anche alle gomme morbide. Il tempo di Kevin Magnussen è stato eccezionale, risalendo al terzo posto, a poche centinaia di secondi da Perez. Un richiamo a Zandvoort e forse un avvertimento per le future qualifiche è stato poi inviato da Alex Albon, che ha portato la Williams al secondo posto, nonostante il distacco da Verstappen fosse di oltre quattro decimi.
Per fortuna non si sono verificati incidenti, ma poiché sempre più persone hanno iniziato a cercare opportunità per giri veloci, si sono verificate alcune situazioni al limite, con Hulkenberg che è andato a terra alla prima curva e Oscar Piastri ha effettuato un imbarazzante passaggio di ghiaia alla seconda. ha portato ad una chiamata ai box per assicurarsi che, fortunatamente, non ci fossero danni. Anche il traffico ha avuto un ruolo importante, con Alonso che ha commentato sia in modo scherzoso che serio la velocità delle vetture davanti a lui e le loro prospettive di qualificazione, mentre Norris ha vissuto un’esperienza spiacevole, dovendo uscire di pista per evitare Zhou Guanyu, che stava avanzando lentamente. linea di mischia. I cinesi hanno visto una bandiera bianca e nera sull’incidente.
A un quarto dalla fine, l’orologio iniziò a scorrere. Russell è salito al secondo posto dietro Verstappen, prima che entrambi perdessero una posizione mentre Hamilton si portava in cima alla classifica, sostituendo l’olandese dopo molto tempo. Alonso è risalito al quarto posto e Stroll al settimo, con l’Aston Martin che ha utilizzato i suoi piloti con gomme morbide, prima che Verstappen guadagnasse altro mezzo secondo per tornare al primo posto, con Hamilton che poco dopo ha commentato che non sarebbe riuscito a trovare alcun match per ottenere un vantaggio. L’approccio opposto è stato adottato dagli altri piloti, con Albon e Alfa Romeo in miglioramento, ma nel modo più duro, anche se Valtteri Bottas si è trovato presto a dover fare i conti con una guida piuttosto deludente a causa delle trappole di sabbia.
Allo stesso tempo, il processo si è concluso anticipatamente per Perez, limitato da problemi meccanici nel box, prima che potesse effettuare le simulazioni di qualifica.
La Ferrari ha contrattaccato, con Sainz a mezzo secondo da Hamilton in testa, continuando il suo bel fine settimana, salvo un contatto stop-and-go con Piastri che lo ha visto fermato. Leclerc però non è riuscito a fare lo stesso nel proprio giro, essendo uscito di pista nella seconda Lesmo. Il pilota monegasco è stato costretto a ripetere i suoi sforzi poco dopo, risalendo fino al quarto posto, con un distacco di meno di sei decimi dalle altre vetture della Scuderia.
Quest’ultimo miglioramento lascia Alonso al quinto posto, che non è riuscito a fare molto di più, e Russell al sesto. Magnussen e Hulkenberg rimangono nella top ten, settimo e ottavo, mentre nono è Albon, che resta il suo miglior tempo con gomme dure, lasciando la promessa per una possibile Williams in Italia. La top ten è stata chiusa da Perez, con tutto il tempo necessario per farlo dopo il suo ritiro obbligatorio dalla gara.
Alla fine entrambe le McLaren erano ben indietro, l’Alpine deludente, mentre l’AlphaTauris sembrava tenere abbastanza bene, con Liam Lawson addirittura davanti a Yuki Tsunoda, seppur di appena un millimetro.
L’azione continua oggi e le cose si faranno serie quando arriveranno le qualifiche.
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