Finora il modello socio-democratico, almeno in Europa, è stato in prima linea. Negli ultimi tre decenni ha celebrato il corteo della vittoria. Tutti gli stati dell’ex blocco orientale hanno votato per lui. Il rovescio della medaglia: parecchie democrazie, non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti, sono sottoposte a stress test. E non solo dopo la guerra della Russia contro l’Ucraina, dove la competizione di sistema ha preso la forma di una guerra accesa.
Sempre più successi elettorali dai partiti populisti di destra
Mentre la Polonia e l’Ungheria sono state pionieri nella democratizzazione anche prima della caduta della cortina di ferro, oggi ci sono restrizioni alle libertà democratiche come la libertà di stampa e la libertà di espressione. Negli Stati Uniti, una possibile vittoria repubblicana alle elezioni di medio termine potrebbe avvicinare il ritorno di Trump. La Gran Bretagna post-Brexit è impantanata in una crisi della sua classe politica.
In i partiti populisti di destra stanno diventando sempre più popolari nelle vecchie democrazie europee. Nelle ultime elezioni, il Rassemblement National in Francia ha raggiunto il 17-18%, i Democratici svedesi il 20,5% e i Fratelli d’Italia il 25,9%. In Italia bastò questo risultato perché una neofascista, Giorgia Meloni, diventasse presidente del Consiglio.
Cresce l’insoddisfazione per la democrazia
In Germania, secondo l’ultimo sondaggio di ottobre, l’AfD è ora al 15 per cento, appena il due per cento dietro l’SPD del Cancelliere. Allo stesso tempo, cresce il malcontento nei confronti della democrazia. Nel quadro generale della Germania, la percentuale di coloro che sono meno o per niente soddisfatti della democrazia è ora del 47%. Solo il 51 per cento è soddisfatto. Un aumento del 12 per cento di insoddisfazione rispetto al 2020.
Le persone si sono affrettate a puntare il dito contro i tedeschi dell’est, dove la percentuale era molto più alta al 63%. Secondo i risultati del sondaggio mdrFRAGT tra 29.500 persone nella Germania centrale addirittura il 74%. Ma anche nella Germania occidentale, la percentuale di persone insoddisfatte è cresciuta quasi allo stesso ritmo in due anni come nella Germania orientale, dal 13% al 44%.
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