Milano (AP) – Dopo un attacco con coltello da parte di un italiano in un centro commerciale di Milano, nessuno è rimasto ferito in pericolo di morte. Lo hanno riferito i media italiani venerdì mattina, poche ore dopo l’incidente notturno in un supermercato alla periferia della metropoli in cui è stato ucciso un dipendente.
Il calciatore professionista Pablo Marí del club di prima divisione AC Monza, che si è infortunato in un attacco alla schiena e si trovava in officina con la sua famiglia, sarà operato venerdì. La procedura non sarebbe stata complicata, dicevano; organi importanti non vengono danneggiati.
Nessun background terroristico
Si è scoperto che di notte è stato l’ex calciatore professionista a battere l’attaccante 46enne. “Ha urlato, tutto qui”, ha detto ai giornalisti Massimo Tarantino dopo l’incidente, aggiungendo che lui stesso non era un eroe. Il 51enne ha giocato in Serie A con SSC Napoli, Inter e Bologna, tra gli altri, ed è stato ancora allenatore in Serie B la scorsa stagione. Insieme agli altri passanti, Tarantino ha tenuto a terra l’attaccante di notte fino all’arrivo dei Carabinieri.
Secondo quanto riportato dai media, il sospettato è malato di mente; background terroristici sono stati rapidamente esclusi. L’uomo di 46 anni, senza precedenti penali, è trattenuto con l’accusa di omicidio e tentato omicidio.
Secondo quanto riportato dai media, la catena di supermercati Carrefour, la cui filiale nel centro commerciale “Milano Fiori” si è verificata nell’attacco, ha deciso di rimuovere tutti gli oggetti appuntiti come i coltelli dagli scaffali di tutta Italia. Si teme che l’attacco possa indurre gli imitatori a intraprendere azioni simili.
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