Nel campo di estrema destra italiano, uscito vittorioso alle elezioni parlamentari, la benedizione della casa è stata sbilanciata. L’ex presidente del Consiglio e capo del partito conservatore di estrema destra Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha reagito con rabbia al veto della vincitrice delle elezioni Giorgia Meloni contro diversi candidati ministeriali proposti dallo zar dei media per il nuovo governo, secondo quanto riportato dai media. Quest’ultimo ha reagito alle critiche di Berlusconi dicendo di “non essere disponibile al ricatto”.
Durante la prima sessione del Senato, Berlusconi ha notato commenti sprezzanti su Meloni, che ha definito “arrogante, prepotente, arrogante e sprezzante”. I taccuini di Berlusconi sono stati fotografati da lontano al Senato, ingranditi e pubblicati dal quotidiano romano La Repubblica. Non si può negoziare con Meloni perché inflessibile, Berlusconi ha criticato il vincitore delle elezioni e leader del partito di estrema destra Fratelli d’Italia, come riportato dai media italiani.
Sullo sfondo c’è una disputa sulla confidente di Berlusconi, Licia Ronzulli. Berlusconi lo nominerà nel nuovo governo, che dovrebbe formarsi la prossima settimana, come ministro della Salute o dell’Istruzione. Tuttavia, Meloni ha posto il veto al Milan e non si è mosso.
Meloni “non si può spremere”
Meloni ha subito reagito alle critiche di Berlusconi. “Manca un punto a questo record: non sono ‘non disponibile al ricatto'”, ha risposto Meloni ai giornalisti che hanno chiesto una foto della nota di Berlusconi.
Per protestare contro Meloni, i senatori di Forza Italia non hanno scelto il candidato alla presidenza del Senato di Fratelli d’Italia del loro partito, Ignazio La Russa. La Russa è rimasta eletta con l’aiuto di diversi senatori dell’opposizione. La vertenza nel blocco di estrema destra non fa ben sperare vista la formazione del prossimo governo a Roma, che dovrebbe iniziare il prossimo fine settimana.
Fratelli d’Italia è emerso come il partito unico più forte alle elezioni parlamentari italiane del 25 settembre, con il 26% dei voti. Il partito è alleato con Lega e Forza Italia dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, che hanno ottenuto rispettivamente solo il nove e l’otto per cento dei voti. Meloni dovrebbe diventare il primo capo del governo italiano. (che cosa)
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