Le forti piogge che hanno colpito il Niger dallo scorso giugno hanno ucciso almeno 32 persone e colpito più di 66.000, secondo le autorità del Paese dell’Africa occidentale.
In particolare, secondo i dati della Protezione Civile, al 14 agosto sono stati segnalati 15 annegamenti e 17 morti per il crollo delle case. 44 persone sono rimaste ferite, mentre le vittime del disastro sono state stimate in 66.781 persone.
In un precedente conteggio, annunciato il 4 agosto, le autorità del Niger hanno ucciso 24 persone e più di 50.000 colpite.
Le aree più colpite sono state Zinder (medio oriente), Difa (sudest) e Tillaberi (sudovest). La pioggia ha danneggiato più di 7.000 case e distrutto centri sanitari, negozi e fienili.
La stagione dei monsoni in Niger (da giugno ad agosto o settembre) ha causato decine di morti e gravi distruzioni negli ultimi anni. Entro il 2021, almeno 70 persone hanno perso la vita, mentre si stima che le persone colpite siano più di 200.000, secondo i dati delle Nazioni Unite.
DP
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