La Ferrari F300 monoposto di Michael Schumacher va sotto il martello

La Ferrari F300 può essere considerata un passaggio intermedio per il ritorno del marchio italiano ai vertici dopo alcuni anni di indifferenza in Formula 1. Era il 1998 e la Scuderia gli commissiona Rory Byrne, Giorgio Ascanelli, Aldo Costa, Willem Toet e Nikolas Topazis di progettare un’auto ancora migliore, aerodinamica e competitiva per l’epoca.

Allo stesso tempo, ha ulteriormente sviluppato la Ferrari Tipo 047 V10 da tre litri e alla fine ha fatto affidamento sul potenziale della sua anima per fare la differenza. Tra l’altro al direttore tecnico della squadra, Ross Brawn e al suo nuovo pilota, Michael Schumacher.

Furono costruiti in totale nove esemplari della F300, con il telaio 187 – che è disponibile per la vendita – essendo il settimo in produzione. La sua carriera agonistica è iniziata con il GP del Canada (Circuit Gilles Villeneuve) ed è proseguita in altri tre round di campionato, in Francia (Circuit de Nevers Magny-Cours), Regno Unito (Silverstone Circuit) e Italia (Autodromo Nazionale Monza).

Per un’azienda che segue il campionato costruttori dal 1979 e il campionato piloti dal 1982, quell’anno le cose andarono bene. Soprattutto per questo telaio, che è riuscito a vincere tutte le gare a cui ha partecipato, nelle mani del pilota tedesco!

Quindi RM Sotheby’s, che ha condotto la relativa asta, si riserva il diritto di pubblicizzare che questo è il telaio Ferrari di Formula 1 di maggior successo e imbattuto di tutti i tempi.

Il precedente proprietario aveva acquistato l’auto direttamente dalla Scuderia nel 1999, mantenendola in ottime condizioni nella sua collezione. Ma ora è giunto il momento di passare di mano per una cifra stimata in oltre 6 milioni di euro.

Se sei interessato, organizza un viaggio a Monterey, dal 18 al 20 agosto. Per un’auto con una tale storia e guidata da Schumacher, questo è senza dubbio un buon investimento.

Maura Pirlo

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