Il governo italiano ha iniziato a prendere provvedimenti per superare la riduzione delle forniture di gas dalla Russia che nei giorni scorsi ha raggiunto il 50%.
Martedì prossimo si terrà presso il Ministero di Transizione Ecologico di Roma un incontro “tecnico” con i vertici delle società di Stato che gestiscono l’approvvigionamento del gas e le relative reti, con l’obiettivo di un’analisi dettagliata della situazione. Mercoledì è in programma un nuovo incontro, di livello superiore, a cui dovrebbero partecipare il ministro dell’Ecologia Trasferimento Roberto Tsingolani e i vertici di alcune società.
Secondo il Corriere della Sera, l’Eni ha deciso di non pubblicare i risultati dei suoi contatti e delle sue richieste a Gazprom, per non incidere indirettamente sul prezzo di vendita del gas russo.
Allo stesso tempo, il Corriere ha sottolineato che l’obiettivo principale del governo italiano in questa fase è aumentare il più possibile i livelli di stoccaggio del gas vista la stagione invernale. L’intero sforzo mira a coprire l’80% del limite di archiviazione entro ottobre. “Per ora, quello che dobbiamo evitare è di incrociare le mani”, ha detto a La Repubblica l’amministratore delegato del Gruppo Eni Claudio De Scalci.
De Scalzi ha aggiunto che dovrebbe essere aumentata la fornitura di gas da nuovi fornitori (è previsto un nuovo accordo con l’Algeria), ma non ha escluso che in inverno in Italia potrebbero essere necessarie alcune misure per ridurre parzialmente la fornitura di gas.
A causa della massiccia ondata di caldo che ha colpito l’Italia e della relativa scarsità d’acqua, recentemente nel Paese è stato necessario interrompere l’esercizio di due centrali idroelettriche.
Fonte: -ΜΠΕ
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