Alla fine dell’anno il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha trascorso quasi tre ore a rispondere alle domande della stampa. Ha parlato principalmente della crisi migratoria.
Giovedì, nel suo bilancio di fine anno 2023, il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni ha commentato, tra le altre cose, le imminenti elezioni europee e le questioni relative all’immigrazione.
Ritardo per problemi di salute
La tradizionale conferenza stampa per i risultati annuali, infatti, avrebbe dovuto svolgersi prima. Tuttavia, a causa di problemi di salute, la Meloni ha dovuto rinviare per ben due volte l’appuntamento.
Ha poi risposto alle domande della stampa per quasi tre ore. Il primo ministro italiano ha dichiarato, tra l’altro, di non aver ancora deciso se si presenterà alle prossime elezioni europee di giugno. Ha escluso fermamente la possibilità di formare una coalizione con i partiti di sinistra.
La Meloni ha parlato a lungo del tema delle migrazioni. Il controverso pacchetto sull’immigrazione e l’asilo dell’Unione Europea, approvato a dicembre, ha migliorato la situazione dell’Italia, ma non ha offerto una soluzione al crescente numero di migranti.
Rafforzare la cooperazione con l’Africa sulla crisi migratoria
La soluzione a questo problema risiede in una maggiore esternalizzazione dei controlli alle frontiere. L’Africa in particolare può svolgere un ruolo importante in questo.
Al prossimo vertice del G7, che si terrà sotto la presidenza italiana, il tema principale dovrebbe essere una più stretta cooperazione con l’Africa oltre ai pericoli dell’intelligenza artificiale, come annunciato dal Primo Ministro italiano.
Una delle principali promesse di Meloni quando è entrato in carica è stata quella di ridurre il numero di migranti in arrivo in Italia.
Il numero di arrivi di migranti aumenterà in modo significativo nel 2023
Finora questi sforzi non hanno avuto successo, come mostrano i dati: il Ministero dell’Interno italiano ha dichiarato che nel 2023 sono arrivati in Italia il 50% in più di richiedenti asilo rispetto all’anno precedente. In totale, circa 155.750 migranti hanno raggiunto il Paese. Nel 2022 saranno 103.850.
“I dati sulla migrazione non sono soddisfacenti, soprattutto considerando il gran numero di posti di lavoro in cui abbiamo investito”, ha affermato il Primo Ministro italiano. In futuro, continuerà a lavorare con i paesi africani per impedire la partenza dei migranti.
Ha anche risposto alla proposta del suo governo di attuare la riforma costituzionale. L’obiettivo è quello di fornire un termine più lungo per i futuri governi italiani.
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