“Seferis, meglio di ogni altro scrittore, esprime il dilemma che i suoi compatrioti sperimentavano allora e oggi: come essere greco e moderno allo stesso tempo”. È questa la frase chiave dell’introduzione all’edizione bilingue di “George Seferis, i suoi altri romanzi e poesie”, in cui lo studioso di greco moderno Roderick Beaton, direttore del Centre for Modern Greek Studies del King’s College di Londra, traduce le poesie del premio Nobel per la serie Hammock di pubblicazioni di classici greci moderni. L’edizione di 216 pagine contiene le raccolte ‘A Novel’ e ‘Three Hidden Poems’, oltre a poesie dalle raccolte ‘Strophe’, ‘Deck Diary B’ e ‘Deck Diary C’.
Il titolo è stato l’ultimo di una serie di pubblicazioni in lingua straniera pubblicate da Aiora insieme a “George Seferis, un poeta greco a Stoccolma”: in italiano, si tratta di due discorsi pronunciati da Seferis in occasione dell’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura all’Accademia Svedese nel 1963. La traduzione italiana fu curata da Maria Caracausi, nota ellenista e ricercatrice che insegnò filologia greca moderna, medievale e moderna all’Università di Palermo. Nel suo discorso, il poeta riassume la sua fede nella continuità ininterrotta della lingua greca – e quindi della coscienza greca – ma anche nella funzione e nella necessità della poesia nel mondo moderno. Questa edizione comprende anche due poesie di Seferis “Il re di Assini” e “Il gatto di Ai-Nicolas”, in greco e italiano. È inoltre accompagnato da un epitaffio e da una cronologia della vita di Seferis, scritti dal poeta e critico Dimitris Daskalopoulos, una biografia informativa dell’opera di Seferis e una bibliografia suggerita di libri italiani sulla Grecia e sulla letteratura greca.
QUATTRO LINGUE. Questi titoli si aggiungono alla lunga serie di Aiora (guidata da Ari Laskaratos), che ha già pubblicato traduzioni di titoli e monografie (in inglese, francese, tedesco e italiano) per Georgios Vizyinos, Konstantinos Theotokis, Emmanuel Roidis, Alexandros Papadiamantis, Andreas Laskarato, Nikiforos Vrettakos e Kavafis. Tra i casi in cui la parola “importante” non perde la sua essenza, i collaboratori di questa edizione sono diversi eminenti neoellenisti, come David Connolly e Peter Macridge.
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