L’Italia ha segnalato focolai della malattia in ovini, bovini e cammelli

Questa variante è diversa da quella che si sta diffondendo rapidamente nel nord Europa

La febbre catarrale ha colpito anche l’Italia, che ha segnalato casi di malattia in ovini, bovini e cammelli, ha annunciato mercoledì (18/9) l’Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH), sottolineando però che la variante è diversa dalle varianti precedenti. che si diffuse rapidamente nel nord Europa.

La febbre catarrale degli ovini può essere mortale per i ruminanti domestici, in particolare per pecore, bovini e caprini.

Una nuova variante della malattia, il virus BTV3, circola nel nord Europa dalla fine dello scorso anno, portando a estese campagne di vaccinazione nei paesi colpiti, inclusa la Francia.

L’Italia ha segnalato un caso di BTV8 in un cammello, così come casi in sei pecore e 4.540 bovini, la maggior parte dei quali si trovavano nell’isola di Sardegna, ha riferito WOAH, citando le autorità italiane.

Cos’è la febbre catarrale?

La febbre catarrale degli ovini è una malattia virale. Questa malattia è causata da un virus a RNA (BTV) della famiglia Reoviridae del genere Orbivirus, trasmesso da artropodi ematofagi del genere Culicoides. Secondo il Manuale diagnostico dell’OIE esistono almeno 26 sierotipi di virus riconosciuti. Nel nostro Paese sono stati identificati i sierotipi BTV-1, BTV-4, BTV-8, BTV-9 e BTV-16.

Foto: iStock

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Ludovico Schiavone

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