QUELLO Fiorentina venne ad Atene per conquistarla Lega europea della conferenza e per vendicarsi, come dicono i suoi membri, della sconfitta dell’anno scorso contro il West Ham, ma alla fine furono sconfitti olimpico e i media italiani lo hanno diffuso a tutti.
All’inizio la missione di Viola non è stata facile. Non solo perché le finali non sono mai facili, ma anche perché i biancorossi avranno la sensazione di giocare in casa con più tifosi in tribuna. Un dato su cui contava nei giorni scorsi tutta la comunità fiorentina, che tuttavia si è dichiarata ottimista e determinata.
Ma anche questo non si è visto sul campo dell’OPAP Arena… La squadra di Vincenzo Italiano avrebbe dovuto essere superiore, ma non ci è riuscita e alla fine è stata sconfitta dal gol di Ayoub El Kaabi. La sconfitta è stata considerata dai media italiani come una “punizione” per il fatto che “la Fiorentina ha tradito i propri principi, i principi che l’avevano portata in finale”, come hanno scritto Firenze Viola e altri siti fortemente legati alla squadra.
Quello su cui punta la stampa italiana è il fatto che la squadra italiana in finale ha giocato a un calcio che… non sa giocare. La Fiorentina è una squadra offensiva naturale che vuole controllare la palla e cerca con i triangoli, con l’automazione, con il tiki-taka per avanzare e aprire la difesa avversaria.
E invece in finale gli azzurri hanno visto i viola realizzare… 143 passaggi lunghi, secondo le statistiche UEFA. “Poco calcio, tanta confusione e soprattutto i viola hanno tradito i principi che li avevano portati ad Atene. E il trofeo è scomparso così, come uno dei tanti inutili passaggi profondi di Martines Cuarta…”, hanno scritto in Italia, dove la delusione è stata forte e le critiche ancora maggiori.
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